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novembre 2017

Sindacale / Sicurezza sul lavoro

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Leggi decreti circolari

ACCORDO integrativo al Contratto collettivo nazionale del Terziario, distribuzione e servizi del 30 marzo 2015.

Il giorno 26 settembre 2017 in Roma, tra Confcommercio Imprese per Italia e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil,

premesso che

- Le parti hanno sottoscritto il 30 marzo 2015 il rinnovo del contratto collettivo nazionale del Terziario, distribuzione e servizi,

scaduto il 31 dicembre 2013;

- Le parti hanno definito un aumento retributivo a regime pari a 85 euro parametrati al IV livello;

- Il 24 ottobre 2016 le parti, consapevoli che il rinnovo del 30 marzo 2015 del Ccnl Terziario della distribuzione e dei servizi si

è collocato in uno scenario anche economico del tutto particolare, hanno sottoscritto un Accordo integrativo in cui hanno

concordato la sospensione dell’erogazione della tranche di euro 16,00 prevista con decorrenza novembre 2016;

- Nel citato accordo le parti hanno altresì concordato di definire successivamente una nuova decorrenza degli aumenti con-

trattuali;

- Le parti, confermano le relazioni sindacali esistenti e la centralità del Ccnl Terziario, in conformità alle previsioni dell’Accordo

interconfederale sulla rappresentanza del 26 novembre 2015 e dell’Accordo interconfederale sulle relazioni sindacali e il

nuovo modello contrattuale del 24 novembre 2016.

Tutto ciò premesso, le parti definiscono quanto segue:

- La tranche di euro 16,00, parametrati al IV livello, verrà erogata nel mese di marzo 2018;

- In considerazione di quanto sopra definito, il Ccnl Terziario 30 marzo 2015 avrà durata sino al 31 luglio 2018 e conseguen-

temente il primo comma dell’art. 236 dello stesso Ccnl è modificato come segue:

“Le parti alla luce del principio di ultravigenza condiviso nei precedenti rinnovi e preso atto che il precedente contratto cessa

la s a vigenza in data 31 marzo 2015, concordano che il presente contratto decorre dal 1° aprile 2015 ed avrà vigore fino a

tutto il 31 luglio 2018”;

- Le parti, al fine di assicurare leali condizioni di concorrenza, concordano inoltre quanto segue:

“Le parti, riconoscendosi nelle previsioni dell’accordo interconfederale sulla rappresentanza del 26 novembre 2015 e in coe-

renza con quanto definito con l’accordo interconfederale per un nuovo sistema di relazioni sindacali e modello contrattuale

del 24 novembre 2016, confermano la volontà di arginare fenomeni di dumping, soprattutto retributivo, e di garantire normali

condizioni di concorrenza tra le imprese.

In tale ottica le parti condividono che gli aumenti contrattuali definiti dal Ccnl Terziario, distribuzione e servizi in quanto con-

tratto nazionale maggiormente applicato nell’ambito dell’intero settore Terziario (secondo i dati dei codici contratto Inps e i

dati delle iscrizioni ai fondi nazionali di assistenza sanitaria integrativa costituiti dalle parti) sottoscritto tra le parti stesse,

debbano costituire una previsione non diversificabile in altri accordi collettivi di pari livello nazionale.

La violazione della previsione di cui al capoverso precedente attraverso minori previsioni a valenza economica, contenuta in

contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti dalle parti firmatarie del suddetto contratto nazionale, che insistano sulla sfera

di applicazione dello stesso, verrà automaticamente recepita nel suddetto Ccnl.

Tale recepimento comporta l’interruzione delle obbligazioni retributive rimanenti in caso di maturazione parziale delle stesse

fino al riallineamento ai suddetti valori.

Per quanto attiene altre misure a valenza economica esse dovranno essere comunque complessivamente equivalenti”.

Le previsioni contenute nel presente accordo costituiscono parte integrante del Ccnl Terziario, distribuzione e servizi

del 30 marzo 2015 sottoscritto tra Confcommercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.