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Innovazione delle Pmi nella distribuzione al dettaglio alimentare

Nella sua teoria economica Joseph Alois Schumpeter, economista austriaco del XX secolo, attribuisce

all’innovazione imprenditoriale la capacità di rivoluzionare i vecchi sistemi di produzione e distribuzione

attraverso la creazione di nuovi prodotti, l’introduzione di nuovi metodi di vendita e produzione, l’apertura

di nuovi mercati di sbocco o nuove fonti di approvvigionamento, tutte soluzioni che migliorano la redditività

della gestione e possono essere imitate da altre imprese, determinando con la loro diffusione l’obsolescenza

dei prodotti e dei processi tradizionali.

Il ciclo di evoluzione delle forme distributive rispecchia questo concetto di innovazione e la sua capa-

cità di agire come fattore di selezione del mercato, assicurando rendimenti crescenti ai nuovi format, che sot-

traggono quote di mercato alle tipologie mature, prossime alla saturazione della domanda finale.

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Formazione / Studi

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Studi

Indice

STUDI

Innovazione delle Pmi nella distribuzione al dettaglio alimentare. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

INDICATORI STATISTICI

Il costo della vita in Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Indice delle vendite al dettaglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Studi

marzo 2016

Ovviamente non basta apportare la novità della tecnica di vendita, o della fascia oraria, o della originale combinazione

di prodotti per essere innovativi.

Schumpeter su questo punto è molto chiaro, l’invenzione di per se stessa non è sufficiente, diventa innovazione solo

quando la nuova proposta incontra il favore della clientela.

La qualità intrinseca dell’imprenditore non afferisce, quindi, solo al coraggio di percorrere strade nuove senza poter

contare sull’esempio e sui risultati di altri imprenditori, ma anche alla sua capacità di riconoscere i bisogni emergenti dei con-

sumatori e di valutare bene punti di forza e punti di debolezza della concorrenza.

La piccola distribuzione al dettaglio alimentare ha dimostrato negli ultimi 10 anni una vitalità imprenditoriale, che pochi,

forse, le avrebbero attribuito ed oggi non può essere più liquidata con l’attributo di settore tradizionale del commercio.

È, invece, invecchiata la componente dell’offerta che fa riferimento alla grande distribuzione, incapace di arrestare in

tempo la diffusione di format commerciali obsoleti come l’ipermercato e afflitta da una cronica caduta della produttività a metro

quadro dei suoi spazi commerciali.