Formazione / Studi
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Studi
set tembre 2016
• In uno scenario di sensibile contrazione del numero di addetti, - 6,5% per l’insieme delle Pmi nel più severo periodo di
recessione della nostra economia, aumenta la componente femminile, che passa dal 42,7% del 2007 al 45% del 2015.
Questo fenomeno è molto più marcato nel segmento delle micro imprese dove l’occupazione aumenta (+ 2,3%) e la com-
ponente femminile passa dal 44,8% del 2007 al 47,4% del 2015.
• Un altro aspettante interessante riguarda la crescita dell’occupazione di origine straniera, che si è sostanziata in un incre-
mento del 53,1% a fronte di una sensibile flessione del numero di lavoratori italiani, - 11,7%. L’effetto di queste due contrap-
poste tendenze è stato un aumento della quota di lavoratori stranieri sul totale, dall’8% del 2007 al 13,1% del 2015 nell’in-
sieme delle Pmi, mentre nel segmento delle micro imprese la crescita è stata molto più intensa, + 75,8% l’incremento del
periodo per una quota di stranieri sul totale, che dall’11% del 2007 è lievitata al 18,9% del 2015.
• I divari territoriali si sono, purtroppo, ampliati: alla sostanziale stabilità della quota imputabile al Nord si è associata la cresci-
ta della quota del Centro, dal 20,2% del 2007 al 21,4% del 2015, mentre è diminuito il contributo del Mezzogiorno, il cui
peso sul totale è sceso dal 27,6% del 2007 al 25,9% del 2015. In quest’area gli occupati delle Pmi hanno subito il più impor-
tante ridimensionamento con una perdita di mezzo milione di addetti in otto anni e sempre nel Sud del Paese si è dovuto
registrare una riduzione del 3,2% degli addetti delle micro imprese a fronte di una variazione percentuale positiva (+ 2,3%)
nella media nazionale.