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In attesa di rilevare una consistente ripresa della domanda di lavoro le speranze sono nutrite dagli indicatori congiuntu-
rali dei consumi delle famiglie e del fatturato del commercio al dettaglio e dei servizi.
In relazione alla domanda finale l’indicatore dei consumi Confcommercio (Icc) registra, a gennaio 2016, una crescita
dell’1,4% tendenziale, che, scomposta nelle due componenti fondamentali dei beni e dei servizi, vede esprimere una perfor-
mance migliore per i primi (+ 1,5%) rispetto ai secondi (+1,2%).
Nella sua articolazione per tipologia funzionale spicca la dinamica dei beni e servizi per la mobilità, cresciuti del 9,3% a
novembre 2015, del 7,5% a dicembre 2015 e del 7,2% a gennaio 2016, ben al di sopra dell’incremento medio complessivo.
Su questo risultato ha influito positivamente la ripresa del mercato di automobili, contraddistinto dall’aumento delle
nuove immatricolazioni, che a gennaio di quest’anno sono state pari a 156.163 contro le 133.047 dello stesso mese del 2015,
+ 17,4% (dati Unrae).
Anche l’indicatore Istat del fatturato dei servizi a cadenza trimestrale mostra in maniera inequivocabile la fine del perio-
do recessivo con una variazione del 2% del IV trimestre del 2015 sul IV trimestre del 2014.