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Congiuntura Confcommercio 7-2020

PIL MENSILE

A maggio nonostante la fine del lockdown abbia determinato un rimbalzo congiunturale del 42,1% della produzione industriale al netto dei fattori stagionali, la riduzione su base annua si attesta al 20,3%. Nello stesso mese l’occupazione registra un calo dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 2,6% sullo stesso mese dello scorso anno. Il sentiment delle imprese del commercio al dettaglio ha registrato nel mese di giugno un aumento del 16,3% congiunturale, a fronte di una riduzione tendenziale del 25,4%.

Dopo le buone performance di maggio il recupero dell’attività è proseguito a ritmi meno intensi, con una stima per il mese di luglio di una crescita congiunturale del PIL, al netto dei fattori stagionali, del 4,3%, valutazione che comporterebbe un livello inferiore del 12,5% rispetto allo stesso mese del 2019. Nel secondo trimestre il PIL è stimato ridursi del 18% rispetto all’ultimo quarto e del 22,5% nel confronto annuo.

 

ICC (INDICATORE CONSUMI CONFCOMMERCIO)

Anche in questo numero i risultati dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC), relativi al mese di giugno 2020, vengono pubblicati solo in forma grezza e nel confronto annuo, con un’indicazione più dettagliata degli andamenti delle diverse voci che compongono le macro funzioni di spesa.

A giugno è proseguito, in linea con il progressivo ritorno alla normalità, il recupero della domanda. L’indicatore dei consumi registra, nel confronto annuo, un calo del 15,2%.

Nel complesso del secondo trimestre la riduzione è stata, nel confronto con lo stesso periodo del 2019, del 29,7%, valore che si attesta al 54,5% per la domanda di servizi.

 

LE DINAMICHE TENDENZIALI

Nel confronto tra giugno 2020 e lo stesso mese del 2019, pur confermandosi ancora trend negativi per la quasi totalità degli aggregati, si consolidano i tentativi di recupero sia pure con dimensioni molto articolate. In generale, il segmento dei beni sembra tornare più velocemente sui livelli di consumo dello scorso anno, anche se le perdite accumulate nei periodi precedenti determinano per alcune voci di spesa un gap difficilmente colmabile in tempi rapidi.

Più complessa e articolata appare la situazione sul versante della domanda per i servizi (-37,9% nel confronto annuo), ormai la componente più importante dei consumi. Alle difficoltà generate sul versante interno della domanda si associa, in molti casi, la pressoché totale l’assenza della domanda estera.

 

PREZZI: LE TENDENZE A BREVE TERMINE DEI PREZZI AL CONSUMO

Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di luglio 2020 si stima una variazione dello 0,1% in termini congiunturali e una diminuzione dello 0,1% nel confronto con lo stesso mese del 2019.

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