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Asseprim focus: Clima di fiducia e congiuntura economica I sem 2023

I dati d’aggiornamento dell’osservatorio economico di Asseprim realizzato con Format Research

Crescono fiducia e ricavi. Si prevede un aumento
dell’occupazione ma resta il nodo sulle competenze

Il presidente di Asseprim Umberto Bellini: “Lo stato di salute delle nostre imprese si conferma stabile, ma si fa fatica a trovare personale qualificato”

Cresce il clima di fiducia sulla situazione economica generale dell’Italia presso le imprese dei servizi professionali.

È quanto emerge dai dati d’aggiornamento di Asseprim Focus, l’Osservatorio economico dei servizi professionali all'impresa realizzato da Asseprim (la Federazione Nazionale dei Servizi Professionali per le Imprese) con Format Research, secondo cui l’indicatore congiunturale è in crescita di 3 punti sui sei mesi precedenti, con una previsione di sostanziale stabilità per i prossimi mesi.

 

“Lo stato di salute del settore si conferma al di sopra delle aspettative, specialmente se contestualizzato nell’ambito di un quadro generale che ancora risente degli effetti post-pandemici da Covid-19 e delle ripercussioni del conflitto Russia-Ucraina” commenta Umberto Bellini, presidente di Asseprim.

Tendenza analoga per il sentiment circa l’andamento della propria attività presso le imprese dei servizi professionali, dove l’indicatore congiunturale è in crescita (da 50 a 52), con una previsione di ulteriore miglioramento nei prossimi mesi (54), di molto superiore alla media italiana (il cui dato si attesta a 43).


Anche il dato sui ricavi registra una sostanziale crescita rispetto agli ultimi mesi del 2022, con un aumento di 2 punti percentuali e una previsione in linea, su cui Bellini commenta:

“Considerando l’elevato aumento dei prezzi praticati dai fornitori, ravvisato da 3 imprese su 4, i dati – rileva Bellini - sono sicuramente incoraggianti. Nei prossimi mesi ci aspettiamo quindi un trend positivo per l’occupazione, nonostante la lieve contrazione attuale. Bisogna evidenziare, tuttavia, che il vero problema è legato alle competenze: due imprese su tre, tra quelle che hanno avviato azioni per la ricerca di nuovo personale, hanno avuto difficoltà nel reperire risorse qualificate”.