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“MI15 spazi e servizi per Milano a 15 minuti”: il bando del Comune di Milano che sostiene gli investimenti con impatto sociale delle imprese. Contributi a fondo perduto fino a 75.000 euro

Dotazione complessiva € 3.000.000. Domande fino al 31 dicembre 2025. Quattro le sessioni di valutazione

Il Comune di Milano ha pubblicato “MI15 spazi e servizi per Milano a 15 minuti”, il bando che rientra nel “Programma triennale per l’economia di prossimità e che sostiene gli investimenti a impatto sociale delle imprese, profit e non profit, con contributi a fondo perduto fino a 75.000 euro. La dotazione complessiva è di 3.000.000 euro a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) del Programma Nazionale METRO Plus e Città Medie Sud 20212027.

Possono partecipare all’avviso le micro e piccole medie imprese, comprese le imprese sociali, che presentano progetti di investimento capaci di migliorare il contesto urbano dove operano, con particolare riferimento:

- all’erogazione di servizi di utilità sociale assenti o insufficienti nel quartiere;

- alla creazione o al consolidamento di luoghi di aggregazione e socializzazione non esclusivamente legati al consumo;

- allo sviluppo di modelli di business circolari basati sul recupero, il riuso e la valorizzazione di prodotti e scarti presenti in città;

- alle proposte progettuali capaci di offrire risposte su scala locale ai problemi sociali e ambientali maggiormente rilevanti;

- alla creazione di opportunità lavoro di buona qualità per le persone residenti e/o per persone fragili.

I progetti possono avere una durata massima di 12 mesi e svolgersi su tutto il territorio della città, tranne il Municipio 1 - Centro Storico.

Il costo del progetto deve essere compreso tra 30.000,00 e €100.000,00  euro e le imprese selezionate potranno ricevere un contributo a fondo perduto pari al 75% del costo, per un importo compreso tra €22.500,00 e €75.000,00 euro.

Il bando è aperto fino al 31 dicembre. Le proposte possono essere presentate durante l’intero periodo con periodiche sessioni di valutazione, ogni singola sessione ha risorse per 750.000,00

I sessione, valuterà le candidature presentate entro luglio 2024;

II sessione, valuterà le candidature presentata da agosto a dicembre 2024;

III sessione, valuterà le candidature presentate da gennaio a giugno 2025;

IV  valuterà le candidature presentate da luglio a dicembre 2025.

 

Nel dettaglio le imprese proponenti dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di competenza e risultare attive;
  • avere la sede operativa in cui si intende realizzare il progetto nel Comune di Milano, ad esclusione del Municipio 1, oppure impegnarsi ad aprirla entro la data di accettazione del contributo
  • non rientrare nel campo di esclusione di cui all'art. 1 del Regolamento (UE) 2831/2023 “De minimis” e s.m.i;
  • non rientrare nel campo di esclusione di cui all’art. 7 del Regolamento (UE) 1058/2021 e s.m.i relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione6 ;
  • non rientrare nei campi di esclusione previsti dalla sezione B dell’Allegato V del Regolamento per il Fondo InvestUE (Reg.UE n. 523/2021)7 ;
  • non aver beneficiato di contributi attraverso la precedente edizione dell’Avviso “Mi15”;
  • essere in regola con gli obblighi contributivi, come attestato dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC);
  • essere in regola con la posizione erariale;
  • non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • non incorrere nelle condizioni ostative alla contrattazione con la Pubblica Amministrazione di cui all’art. 94 e 95 del D.Lgs. 36/2023 ove applicabile;
  • non avere in corso contenziosi giurisdizionali con il Comune di Milano e non risultare in situazione di morosità nei confronti dello stesso.
  • requisiti devono essere posseduti al momento della presentazione della domanda, o alle scadenze diversamente indicate, e perdurare per tutta la durata del progetto, pena la decadenza dal contributo.

Si segnala che, in ogni sessione di valutazione, ciascuna impresa potrà presentare una sola candidatura.

 

Le proposte progettuali devono invece essere:

  1. a) UTILI, cioè capaci di generare ricadute positive per la comunità locale e di migliorare la qualità della vita degli abitanti del quartiere;
  2. b) ACCESSIBILI in termini di prezzi e modalità di fruizione per il maggior numero possibile di cittadini, con particolare riferimento a soggetti in condizioni di fragilità sociale ed economica;
  3. c) DURATURE, cioè capaci di generare effetti persistenti nel tempo e sostenersi autonomamente dopo la conclusione del finanziamento comunale.

Le imprese selezionate possono ricevere un contributo o a fondo perduto pari al 75% del costo del progetto, per un importo compreso tra i 22.500,00 e i 75.000,00 euro. Il restante 25% deve essere coperto dall’impresa con risorse finanziarie proprie. Non è ammesso il cofinanziamento ‘in natura’, ossia tramite apporto di beni, servizi, spazi, prestazioni lavorative e professionali.

Il contributo concesso può essere utilizzato per finanziare le seguenti spese relative alla sede operativa oggetto di intervento:

  • acquisto di beni strumentali materiali (macchinari, attrezzature etc.);
  • acquisto di beni immateriali ad esempio concessioni, licenze, marchi, brevetti, diritti d’uso di opere d’ingegno, know how, software;
  • opere murarie ed impiantistiche.

Non sono ammissibili le spese correnti (es. personale, affitti, servi e prestazioni, beni di consumo, costi indiretti) nonché i beni acquistati mediante leasing.

Sono inoltre non ammissibili:

  • l’imposta sul valore aggiunto (IVA), salvo nei casi in cui non sia recuperabile in base alla normativa vigente; - gli interessi passivi;
  • i costi relativi a multe, penali, ammende, sanzioni pecuniarie;
  • i deprezzamenti e le passività;
  • gli interessi di mora;
  • le commissioni per operazioni finanziarie, le perdite di cambio e gli altri oneri meramente finanziari;
  • i contributi in natura.

Il Comune di Milano può erogare il contributo in due modalità alternative: a rimborso e in anticipazione, a fronte della presentazione di idonea fidejussione bancaria o assicurativa di pari importo.

Il rimborso prevede:

  • una prima quota, pari all’importo del contributo pubblico calcolato sulla spesa ritenuta ammissibile, a fronte di spesa rendicontata almeno pari al 30% del costo del progetto, da richiedersi non più tardi di 6 mesi dalla sottoscrizione della convenzione di sovvenzione;
  • una quota a saldo, pari all’importo del contributo pubblico calcolato sulla spesa complessivamente rendicontata e ritenuta ammissibile al netto dell’importo già versato per la prima quota, a seguito della presentazione della rendicontazione finale.

E’anche possibile richiedere l’erogazione in una sola quota a saldo.

L’anticipo prevede:

  • una prima quota pari al 70% del contributo concesso a fronte di presentazione di fidejussione bancaria o assicurativa a garanzia del 70% del contributo, secondo lo schema previsto nelle Linee Guida;
  • una quota a saldo, fino al 30% del contributo concesso, in base alla spesa complessivamente rendicontata e ritenuta ammissibile e decurtato l’anticipo erogato.

La candidatura deve essere presentata esclusivamente via posta elettronica certificata all’indirizzo sviluppo.quartieri@pec.comune.milano.it.e riportare la seguente dicitura: “AVVISO Mi15 - DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

La nota del Comune

 

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10/06/24
Categoria: Area media

Tipologia: Milano Provincia

 
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