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Negozi e Botteghe di quartiere: pubblicato il bando che finanzia l’apertura o l’ammodernamento di micro e piccole attività economiche con vetrina su strada nell’area compresa tra via Ripamonti, piazza Angilberto II e corso Lodi. Domande on line fino al 15 novembre

Nell’ambito del Programma triennale per l’economia di prossimità, il Comune di Milano ha pubblicato il bando “Negozi e botteghe di quartiere” che finanzia l’apertura o l’ammodernamento di micro e piccole attività economiche con vetrina su strada nelle aree a rischio desertificazione commerciale.

Questo primo bando riguarda l’area della città compresa tra via Ripamonti, piazza Angilberto II e corso Lodi (area bersaglio). Il bando,  realizzato in collaborazione con I Municipi 4 e 5, ha una dotazione complessiva di € 1.000.000.

Possono candidarsi aspiranti imprenditori e imprenditrici, e micro e piccole imprese (comprese le imprese sociali), già insediate o che intendono insediarsi nell’area bersaglio.

Possono partecipare al bando: 

  • Micro e Piccole Imprese (MPI) – incluse Imprese Sociali - già costituite, attive, regolarmente iscritte presso il Registro delle Imprese (sono esclusi i Liberi Professionisti e le Associazioni), operanti nei settori del commercio al dettaglio, artigianato, somministrazione di alimenti e bevande, servizi alla persona, cultura ed altri settori funzionali allo sviluppo socio-economico dell’area bersaglio, ad esclusione delle seguenti attività:
  1. commercio al dettaglio di articoli per adulti (sexy shop);
  2. lotterie, scommesse, case da gioco;
  3. gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone;
  4. altre attività connesse con lotterie e scommesse;
  5. servizi di centri per il benessere fisico (identificati con codice Ateco 94.04.01);
  6. vendita di bevande alcoliche o superalcoliche in orari notturni (diversi da bar o pub);
  7. armi, munizioni, esplosivi, fuochi d’artificio;
  8. giochi d’azzardo o scommesse in qualunque forma;
  9. attività esclusivamente on-line e/o non aventi un locale fisso, accessibile e aperto al pubblico;
  10. esercizi aventi carattere temporaneo e stagionale,
  11. vendita esclusivamente tramite distributori automatici;
  12. money transfer;
  13. attività aventi insegna compro oro o vendo oro, o attività di banco dei pegni.

Inoltre, non possono partecipare al bando i soggetti operanti nei settori: Agricoltura (sezione A dei codici Ateco), Attività finanziarie e assicurative (sezione K dei codici Ateco).

Aspiranti Imprenditori (AI) in forma singola o collettiva che si impegnano a costituire una Micro o Piccola impresa (escluso il subentro in attività già esistenti), con le medesime caratteristiche sopra indicate, e ad iscriverla al Registro delle Imprese entro e non oltre 6 mesi dalla data di approvazione della graduatoria

Due le linee di intervento previste

Linea 1 – vetrine chiuse che finanzia l’apertura di micro e piccole attività economiche in locali commerciali su strada sfitti o inutilizzati, con contributi a fondo perduto e prestiti a tasso agevolato fino a 45.000 euro. Sono ammesse sia spese di investimento che alcune spese di gestione;

Linea 2 – vetrine aperte che finanzia le micro e piccole attività economiche con una vetrina su strada già attive nell’area, attraverso contributi a fondo perduto e prestiti a tasso agevolato fino a 30.000 euro. Sono ammesse solo spese di investimento.

 

Per entrambe le linee (1 e 2), l’intensità dell’agevolazione è pari al 75% del costo del progetto ammissibile e strutturata in 2 componenti:

  • 50% del valore del progetto sotto forma di contributo a fondo perduto, che sarà erogato al termine del progetto dopo verifica della rendicontazione presentata;
  • 25% del valore del progetto come prestito a tasso agevolato concesso dal Comune di Milano, che potrà anche essere erogato all’avvio del progetto a titolo di anticipazione, e che andrà restituito in 5 anni, compreso un anno di preammortamento, ad un tasso fisso dello 0,5% e attraverso rate costanti semestrali posticipate, da versare entro la scadenza di ogni rata, ciascuna comprensiva di quote capitale e interessi.

Le due componenti dell’agevolazione, contributo a fondo perduto e prestito a tasso agevolato, devono essere attivate in forma sinergica ed unitaria e non sarà possibile richiederne l’attivazione in maniera disgiunta.

Possono essere ammessi anche progetti con costo totale superiore ai valori massimi indicati (€ 60.000 per la linea 1 e € 40.000 per la linea 2), ma l’agevolazione economica è calcolata utilizzando come base il tetto massimo di spesa complessiva prevista.

Per progetti della linea 1 sono finanziabili spese di investimento, per un importo pari o superiore al 50% del valore complessivo del progetto e spese di gestione, per un importo pari o inferiore al 50% del valore complessivo del progetto.

Per progetti della linea 2 sono finanziabili esclusivamente spese di investimento e non sono ammesse spese di gestione.

 

Sono ammissibili al finanziamento delle linee 1 e 2 le seguenti voci di spese di investimento:

  1. beni strumentali nuovi, durevoli e funzionali all’attività svolta (di importo singolo non inferiore a € 100), quali impianti produttivi/ macchinari/ attrezzature/ arredi, inclusi montaggio, trasporto, installazione e altre spese accessorie purché gli stessi siano indicati nel medesimo documento di spesa del bene acquistato;
  2. strumenti e tecnologie che consentano il contenimento dei consumi energetici e idrici o che siano finalizzati al risparmio energetico nonché al recupero di cascami di energia, al riuso degli scarti di produzione e dei fattori di produzione, alla riduzione dei sistemi inquinanti o per la gestione, l’utilizzo efficiente e il monitoraggio dei consumi energetici;
  3. opere murarie e/o lavori assimilati, comprensive di finiture e impianti (elettrici, idrici e riscaldamento/condizionamento) e sistemazioni esterne (ad es. installazione dehors, serramenti o vetrina), inerenti alla ristrutturazione, l’ammodernamento, l’ampliamento e/o il cambio di destinazione d’uso degli immobili, fino ad un massimo del 30% del valore del progetto (€ 18.000 per la linea 1 e € 12.000 per la linea 2);
  4. spese tecniche quali progettazione, direzione lavori, sicurezza, certificazione e collaudo nella misura massima del 10% dei costi di cui al punto c);
  5. sistemi informativi integrati per l'automazione, impianti automatizzati o robotizzati, dotazioni informatiche (hardware), software e relative licenze d’uso, web app e nuove piattaforme di pagamento, nel limite del 30% del valore complessivo del progetto (max € 18.000 per la linea 1 e max € 12.000 per la linea 2), con esclusione delle spese di manutenzione ordinaria;
  6. acquisto e installazione di sistemi di sicurezza e videosorveglianza (ad es. saracinesche, porte blindate, impianti di allarme o sistemi antintrusione).

Sono ammissibili al finanziamento della linea 1 le seguenti voci di spese di gestione:

  1. onorari notarili e costi relativi alla costituzione d'impresa (al netto di tasse, imposte, diritti e bolli anticipate dal notaio/consulente) per un importo massimo di € 2.000;
  2. prestazioni e consulenze specialistiche relative all'avvio d'impresa e funzionali alla realizzazione delle attività di progetto per un importo massimo di € 1.500;
  3. strumenti e attività di promozione, pubblicità e comunicazione;
  4. onorari relativi all’attestazione del professionista iscritto all’Albo professionale dei dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dei Revisori Legali, all’ordine dei Consulenti del Lavoro, o di un C.A.T. - H.U.B. - società di Servizi controllate da un’Associazione di Categoria, per un importo massimo di € 1.000;
  5. canoni di locazione per la sede operativa del progetto per le prime 6 mensilità successive all’apertura;
  6. materie prime, semilavorati e materiali di consumo;
  7. canoni e abbonamenti per l’intera durata di realizzazione del progetto;
  8. spese generali riconosciute in maniera forfettaria nella misura del 10% dei costi di gestione sopra elencati.

I progetti dovranno iniziare:

  • per la LINEA 1 - se aspiranti imprenditori - dalla data di costituzione delle nuove imprese e di attribuzione della partita IVA all’Agenzia delle Entrate;
  • per la LINEA 1 - se imprese già costituite - dalla data di presentazione della domanda;
  • per la LINEA 2 - dalla data di presentazione della domanda.

I progetti dovranno concludersi per tutte e due le linee entro 18 mesi a partire dalla data di pubblicazione della graduatoria di ammissione alle agevolazioni.

Il bando resterà aperto fino al 15 novembre 2024. Le candidature verranno valutate secondo il seguente calendario:

I sessione, candidature presentate entro le ore 14 del 31 luglio

II sessione, candidature presentata entro le ore 14 del 15 novembre. 

La domanda deve essere presentata in modalità telematica attraverso il sistema Telemaco di InfoCamere, 

04/06/24
Categoria: Area media

Tipologia: Milano Provincia

 
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