OLIMPIADI MILANO - CORTINA 2026
Vincenzo Novari individua le tre ragioni che spiegano il crescente ottimismo degli organizzatori nei confronti di Milano-Cortina 2026
Prima fra tutte l’entusiasmo delle persone, poi la solidità di un progetto con nuove modalità di organizzazione delle Olimpiadi. Infine le opportunità che si svilupperanno per territori e imprese
“L’ottimismo che gli organizzatori esprimono non è inferiore al senso di responsabilità che avvertiamo nei confronti di tutte le persone che, da questo progetto, verranno coinvolte negli anni a venire, anche dopo lo spegnimento della Fiaccola. Che poi sono tutti gli italiani, visto che questa è l’Olimpiade di tutti”. Sono le parole dell’ad della Fondazione Milano-Cortina 2026 Vincenzo Novari che, in un suo intervento pubblicato su Il Giorno lo scorso 16 dicembre, ha sintetizzato quali siano le origini di tale ottimismo. In primis l’apprezzamento dimostrato da tutti i cittadini residenti nelle zone dove saranno dislocati i Giochi. “Sapere di avere con noi l’entusiasmo di un Paese dà una grande forza - ha evidenziato Novari - anche al cospetto di un progetto così complesso come un’Olimpiade”.
In secondo luogo la solidità e concretezza del progetto che raccoglie nuove modalità di organizzazione delle Olimpiadi, in un’ottica di “sostenibilità ambientale, lotta agli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti: progettare l’Olimpiade sulla base di ciò che si vuole lasciare al territorio ospitante, è l’Olimpiade che si adatta alla città e non viceversa”.
La terza ragione invece risiede nelle opportunità che si svilupperanno per il territorio e le sue aziende, “che producono le cose più belle del mondo, nel rispetto dell’ambiente”. E poi non mancheranno i risvolti positivi per gli studenti delle università, “decine di migliaia di giovani che vedono nelle Olimpiadi l’occasione di una vita, come atleti, come imprenditori, come cittadini che vogliono preservare il pianeta”.
18/12/19
