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Covid : nuovo decreto del Governo per aprile. Confcommercio: serve una svolta con riaperture graduali e in sicurezza

Con il nuovo decreto, da dopo Pasqua e per tutto aprile, vi saranno, in Italia, solo zone rosse od arancioni, salvo deroghe collegate agli andamenti dell’epidemia e del Piano vaccinale. Si conferma, dunque, il ricorso al “più chiusure” con i suoi ormai insostenibili costi economici e sociali, mentre ancora stenta il decollo operativo del circuito vaccini, tracciamenti, controlli.

Sono a rischio centinaia di migliaia di imprese con ripercussioni gravissime per i posti di lavoro. Nel 2020, i consumi sono crollati di circa 130 miliardi di euro. In questa Pasqua, ne andranno persi circa 15. Sono cifre che confermano l’assoluta insufficienza di ristori e sostegni: di quelli erogati e di quelli ancora attesi.

Serve una svolta: prima che sia troppo tardi. Serve una svolta per dare certezze e futuro alle imprese. Una svolta fondata sulla riapertura graduale e al più presto delle attività, in piena sicurezza con i protocolli già esistenti. E’ la svolta che chiediamo al Governo Draghi. È attesa da tempo, ma ancora non si vede. Questo il commento di Confcommercio sul nuovo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri.

"Le imprese del terziario sono di fronte ad una situazione estrema: sostegni del tutto insufficienti e prospettive di riaprire un miraggio. Il nuovo decreto, infatti, prevede per tutto aprile solo zone rosse o arancioni salvo deroghe. Servono, invece, subito riaperture progressive e in sicurezza. Serve soprattutto, prima che sia troppo tardi, la svolta tanto attesa del governo Draghi che ancora non si vede": così il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sul decreto approvato dal Consiglio dei Ministri.

Il comunicato stampa del Presidente Sangalli

Il comunicato stampa di Confcommercio

 

01/04/21
Categoria: Area media

Tipologia: Dalle associazioni

 
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