Lino Stoppani confermato presidente Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi - Assemblea Fipe 2024: i giovani vogliono l’educazione alimentare a scuola
Lino Enrico Stoppani è stato riconfermato alla guida di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, per un nuovo mandato di 5 anni (comunicato stampa). Con 330 mila imprese e 1 milione e 400mila addetti, i pubblici esercizi costituiscono un settore di grande importanza, non solo dal punto di vista economico e occupazionale, ma anche culturale e sociale. Il nuovo mandato sarà dedicato a rafforzare ulteriormente la rappresentatività di Fipe tra le imprese della ristorazione, dell'intrattenimento e del turismo e il ruolo e valore di questi settori nel tessuto economico e produttivo italiano.
In occasione dell’assemblea pubblica, Fipe ha presentato i dati dell’indagine “I giovani e il cibo” "(link alla ricerca integrale in pdf), affidata a Ipsos, con l’obiettivo di esplorare valori e comportamenti dei giovani di età compresa tra 18 e 34 anni ed individuare i cardini di una nuova cultura del cibo.
Per il 44% dei giovani tra 18 e 34 anni è in famiglia che si acquisisce una corretta educazione alimentare; seguono i social network (36%) e la scuola (30%). Ampio è il consenso su un’azione combinata casa-scuola: infatti, l’86% dei giovani ritiene che la scuola abbia un ruolo importante e per il 93% è fondamentale che percorsi educativi sul cibo siano introdotti già nella scuola primaria.
L’indagine approfondisce anche l’evoluzione del rapporto dei giovani con il cibo. Per il 40% il cibo si lega al benessere, grazie alla freschezza degli ingredienti e alla semplicità delle preparazioni. Per il 35%, invece, cucinare è un modo per sperimentare, esprimere la propria creatività e divertirsi: 8 giovani su 10 cucinano almeno occasionalmente e la metà lo fa regolarmente. Oltre che agli insegnamenti ricevuti in famiglia - principalmente dalla mamma che, per il 64%, è la persona che più di tutti ha ispirato gusti e abitudini - si ricorre alla rete per scoprire e realizzare piatti e ricette (lo fa il 79%, di cui il 32% spesso). Il 67% dei genitori under 35 ritiene molto importante educare i figli a un'alimentazione varia e sana. Fondamentale in questo è dare il buon esempio: il 56% ritiene che i genitori dovrebbero essere un modello positivo per i propri figli. D’altronde, il cibo è considerato una leva essenziale per la salute e il benessere dei figli, oltre che un’opportunità per trasmettere valori come la convivialità e la centralità della qualità di ciò che si mangia.
Anche la ristorazione ha un ruolo importante nel rapporto dei giovani con il cibo. Mangiare fuori casa è una pratica diffusa e molto apprezzata perché ritenuta un modo per uscire dalla propria routine (35%), un’occasione per incontrare amici e persone care (32%) e per gratificarsi mangiando qualcosa di diverso dal solito (32%), anche se il portafoglio non sempre consente di fare tutto ciò che si vorrebbe (lo pensa il 51% degli intervistati).
“Per l’Assemblea di quest’anno abbiamo voluto volgere lo sguardo a un tema tanto importante quanto ancora spesso sottovalutato quando si parla di cibo, ovvero le abitudini alimentari delle nuove generazioni” ha dichiarato il presidente Fipe Stoppani. “Negli ultimi anni il rapporto delle persone con il cibo è profondamente cambiato per effetto dei processi demografici, delle mode, delle migrazioni, ma anche della pubblicità, Viviamo oggi un tempo di 'pluralismo alimentare', che non è tanto la convivenza di diversi stili alimentari o ricette gastronomiche, quanto piuttosto il differente modo di intendere e vivere il cibo, con i suoi valori e simbolismi. Ma il cibo è veicolo di cultura e valori e la cultura del cibo cambia non solo il modo in cui consumiamo, ma anche quello in cui viviamo. Per questo l’educazione alimentare dovrebbe essere una materia che si insegna a scuola fin dai primi anni e i nostri ristoratori dovrebbero sentirsi sempre di più ambasciatori quotidiani di una nuova cultura del cibo”.
Gli stili alimentari, soprattutto dei più giovani, sono sensibilmente cambiati negli ultimi anni: il 63,7% dei bambini e ragazzi tra i 3 i 14 anni ha il pranzo come pasto principale della giornata, dato in calo rispetto al 75% del 2023. La cena è ora considerata il pasto più importante dal 20,7%. Colazione in sofferenza: l'83,7% dei bambini la consuma in modo adeguato, ma era il 92,9% nel 2003. Insomma, i più piccoli vanno assumento i comportamenti alimentari dei genitori: buona colazione, pranzo importante, cena leggera è una modalità meno seguita.
L’intervento del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli aveva aperto i lavori dell’Assemblea pubblica Fipe. Sangalli ha ricordato l’Assemblea elettiva di cinque anni fa, nel 2019, quando la situazione del settore era ben diversa. "Abbiamo attraversato una crisi sanitaria che si è presto trasformata in crisi economica e che non è diventata crisi sociale solo grazie all’incessante lavoro di corpi intermedi come Fipe e Confcommercio" ha detto Sangalli, ricordando le difficoltà vissute da bar, ristoranti e attività di intrattenimento, spesso vessati da regole e divieti. Nonostante queste difficoltà, Sangalli ha sottolineato come la Fipe di oggi sia "più forte e solida rispetto a cinque anni fa. Ha rafforzato la propria credibilità, reputazione e base associativa, riuscendo ad attrarre realtà di rilievo che ne hanno riconosciuto l'autorevolezza e la competenza. Questo successo, ha aggiunto, è stato possibile grazie al contributo di tante persone e a un lavoro di squadra". "Questo non sarebbe stato possibile senza Lino Stoppani": il presidente di Confcommercio ha sottolineato la profonda amicizia e stima che lo legano a Stoppani, il quale ricopre un ruolo rilevante anche in Confcommercio come vicepresidente vicario. Sangalli ha poi continuato a parlare del tema centrale dell’incontro: l’educazione e la formazione, che sono essenziali per lo sviluppo del terziario di mercato, rappresentato da Confcommercio: "I nostri settori sono quelli che hanno più spazio di crescita per produttività e innovazione e la formazione è un carburante indispensabile per sviluppare le competenze".
Il presidente Fipe Stoppani ha concluso il suo intervento con un appello alla responsabilità collettiva per costruire un futuro migliore, unendo le forze per risolvere il paradosso dell'abbondanza e migliorare l’accesso al cibo in modo equo e sostenibile. "La ristorazione, con il suo ruolo educativo e culturale, è un motore di cambiamento verso una nuova cultura del cibo".
L’Assemblea pubblica Fipe ha visto fra gli altri la partecipazione del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, del ministro del Turismo Daniela Santanchè, della vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno, del vicepresidente del Senato Gianmarco Centinaio, della presidente di Slow Food Barbara Nappini. Non mancavano esponenti imprenditoriali come Andrea Illy, Mariella Organi e Riccarda Zezza e accademici come il professor Andrea Segrè dell’Università di Bologna.
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