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Equo compenso, primo via libera. Confcommercio Professioni: "Tappa importante, ma va attuata anche per tutte le professioni non organizzate in ordini o collegi”.

Primo via libera in Parlamento al disegno di legge sull'equo compenso. Il provvedimento ha l'obiettivo di rafforzare le tutele dei professionisti intervenendo sulla disciplina delle prestazioni professionali rese nei confronti di particolari categorie di imprese.

La novità principale è l’estensione della disciplina dell’equo compenso ai professionisti non ordinistici e, dal lato della committenza, a tutte le imprese con più di 50 dipendenti o più di 10 milioni di euro di ricavi.

Il provvedimento proseguirà ora l'iter parlamentare.

Secondo Confcommercio Professioni è "positivo l’intento del Disegno di legge, che va accolto con favore perchè mira a riformare e rafforzare la disciplina in materia di equo compenso per i professionisti nei confronti dei clienti forti, compresa la Pubblica Amministrazione, ed estende la disciplina alle professioni non organizzate in ordini o collegi di cui alla legge 4 2013".

"Resta, però, un elemento di criticità – prosegue la nota diffusa da Confcommercio Professioni  – il fatto che l’intero impianto del DDl è basato sul modello di regolamentazione delle professioni ordinistiche e si limita ai soli rapporti di natura convenzionale. Pertanto, una volta che il provvedimento sarà approvato definitivamente anche al Senato, occorrerà un’ampia interlocuzione e confronto con la rappresentanza delle professioni non organizzate in ordini o collegi per definire le modalità di attuazione delle nuove tutele introdotte al fine di poterle applicare a tutte le professioni oltre che per individuare anche i parametri di riferimento per la determinazione del compenso equo".

26/01/23
Categoria: Area media

Tipologia: Scenario nazionale

 
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