• Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • YouTube
  • Twitter

Superbonus 110%? Diventi strutturale - Al convegno Sercomated la richiesta della filiera edile

In Confcommercio Milano il convegno “Bonus Edilizia: il giorno dopo” - Giuseppe Freri, presidente Federcomated: organizzare a Milano un grande incontro europeo tra produzione e distribuzione

Giovedì 22 settembre in Confcommercio Milano (corso Venezia 47, sala Orlando) si è svolto “Bonus Edilizia: il giorno dopo”, il convegno organizzato da Sercomated (centro servizi per le imprese della distribuzione edile collegato a Federcomated, la Federazione nazionale di categoria Confcommercio).

Qual è il mercato del post bonus e quali le prospettive future? Come la filiera dell’edilizia, con il ruolo di primo piano del mondo della distribuzione, si sta preparando al cambiamento che il post bonus si porterà appresso? Quali saranno i nuovi modelli organizzativi per la distribuzione edile e quali le sfide che si prospettano?

A queste ed altre domande si è cercato di rispondere con l'iniziativa tornata in presenza e durante la quale si è analizzata la dimensione del mercato italiano terminata la “renovation wave” (strategia di riqualificazione edilizia Ue).

Il Superbonus 110% deve diventare strutturale. La richiesta è emersa da tutta la filiera delle costruzioni nel convegno nazionale di Sercomated (centro servizi per le imprese della distribuzione edile collegato a Federcomated, la Federazione nazionale di categoria Confcommercio) “Bonus edilizia: il giorno dopo”, svoltosi in Confcommercio a Milano.
Il deputato Riccardo Fraccaro “padre” del Superbonus 110% ha ricordato come la misura non sia stata ideata solo per il settore dell’edilizia, ma come una misura per il Paese intero. “Il Superbonus – ha affermato - nasce da una mia profonda convinzione sulla necessità di cambiare radicalmente mentalità per combattere il riscaldamento globale”. Fraccaro ha puntualizzato gli interventi immediati che occorrono sul Superbonus: “Anzitutto pretenderei immediatamente che rientri immediatamente CDP (Cassa Depositi e Prestiti n.d.r.), per sbloccare velocemente la cessione del credito”. Un altro problema rilevante è che per certificare i lavori e ottenere il credito fiscale occorra allacciare i pannelli solari “ma Enel assolve le richieste in media in 6 mesi; quindi, bisognerebbe chiedere che fosse sufficiente la domanda di allaccio”. Le cose, invece, da fare con una visione un po’ più ampia sono per Fraccaro “anzitutto chiedere che questa misura diventi strutturale, per almeno dieci anni; concentrandosi su come facciamo i lavori e cosa utilizziamo, e puntare molto di più sulla demolizione e ricostruzione”.
Luca Berardo, presidente Sercomated, non ha dubbi: “L’incertezza della situazione attuale costa troppo alla filiera del settore e non è accettabile. Il comparto edile vive di investimenti strutturali che non possono essere incerti. La speranza era che la misura non venisse strumentalizzata. Se il Superbonus è una misura per il Paese e per il posizionamento green dell’Italia, sicuramente è un messaggio che non è passato e questo forse ha determinato lo stop di questi provvedimenti. Il ritorno dello Stato tramite Poste e CDP è fondamentale, così come il fatto che questi bonus diventino strutturali. Sposiamo quindi quanto detto dall’onorevole Fraccaro e auspichiamo che tutto questo avvenga velocemente”.
Una richiesta che trova riscontro nei numeri illustrati da Mariano Bella, direttore Ufficio Studi Confcommercio: “il valore reale delle costruzioni grazie al Superbonus è cresciuto del 17%, pari allo 0,8% del Pil con un moltiplicatore di 1,3”.
Paola Marone, presidente Federcostruzioni, ha ricordato come “La crescita del Pil italiano del 2021, pari a 6,6%” sia “da attribuire per oltre un terzo alle costruzioni. Lo stimolo sicuramente è derivante dai Bonus fiscali e dagli importanti investimenti del PNRR che dedica circa la metà degli importi, pari a 108 miliardi, a costruzioni e infrastrutture”. Ma “Da luglio 2022 avvertiamo un rallentamento del comparto su cui pesano i rincari delle materie prime, dell’energia, la carenza di manodopera, l’inflazione galoppante. Le numerose modifiche normative relative ai bonus fiscali, avviate con l’obiettivo condivisibile di contrastare le frodi, hanno tuttavia stravolto le regole della cessione dei crediti con effetti retroattivi, penalizzando, di fatto, le famiglie più bisognose, bloccando imprese e professionisti seri, gli enti dedicati all’edilizia residenziale sociale e l’intero processo di rigenerazione del nostro patrimonio immobiliare, Con la Legge di Bilancio, il Governo ha prorogato il Superbonus fino al 2023 e con decalage sino al 2025, ma si dovranno individuare misure strutturali che consentano di rigenerare il vetusto ed energivoro patrimonio immobiliare italiano nel tempo”. Una posizione condivisa anche da Piero Petrucco, vicepresidente Ance.
Dante Gregorio, responsabile Polo Affari di Milano Nord Crédit Agricole, ha parlato di sviluppo di comunità energetiche, riqualificazione urbana, riduzione del disagio abitativo e di inclusione sociale, contesti in cui un istituto di credito deve avere un ruolo importante.
Da Francesca Zirnstein, direttore generale Scenari Immobiliari l’analisi sul momento: “le società di investimento stanno tornando su investimenti più sicuri, ad esempio gli uffici, mentre negli scorsi anni ci si era concentrati sulla logistica. Il 2022 chiuderà con un incremento del fatturato pari al 10%, in linea con gli altri Paesi europei. Rispetto agli anni precedenti c’è una contrazione di acquisti nel residenziale, ma va considerato un fattore importante: nel 2021 c’è stato un aumento del 34% rispetto al 2020”. Ed ha rilevato che per il futuro del mercato “le città saranno ancora vincenti e che le grandi rivoluzioni si faranno all’interno della città”.
Francesco Freri ha presentato il Consorzio REC, il primo Consorzio dei rivenditori di materiali per l'edilizia per la raccolta dei rifiuti da costruzione e demolizione, mentre Elena Stoppioni, presidente Save The Planet, ha parlato di decarbonizzazione del settore, ma anche di passaggio da società lineare a circolare, di cantiere sostenibile e della possibilità per il rivenditore di riciclare materiali da un cantiere nella fase di demolizione”.
Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance, ha affermato che «non possono essere cambiate le regole in corso d’opera, soprattutto per quanto riguarda la cessione del credito. Abbiamo bisogno di risposte immediate”. E guardando agli scenari futuri ha rilevato come ci siano “molti più anziani, molti più giovani single e persone che preferiscono spendere soldi in esperienze piuttosto che nel bene casa, per cui il tema della locazione è un tema importante. In merito alle città, va bene ragionare in ottica di città metropolitana, ma in un’ottica di inclusività, con un forte imprinting della pubblica amministrazione. Oggi, dopo un momento di crescita esponenziale, vediamo segnali evidenti di rallentamento, dovuti anche al folle aumento dei costi di costruzione, circa del 35%. In conclusione, la visione a mio avviso deve essere ottimista, ma dobbiamo mettere a terra un sistema di regole efficiente».
Infine, Giuseppe Freri, presidente Federcomated, ha lanciato due proposte che la Federazione porterà avanti con forza: “Organizzare a Milano un grande incontro europeo tra produzione e distribuzione, per stimolare la nascita di un Tavolo permanente europeo, creare un gruppo giovani in UFEMAT e una Commissione dei materiali edili europea”.

Bonus edilizia giorno dopo Sercomated generale_PER NEWS SITO

Il comunicato stampa Sercomated-Federcomated

Il programma

23/09/22
Categoria: Area media

Tipologia: Dalle associazioni

 
Richieste e segnalazioni