Gabriel Meghnagi vicepresidente Confcommercio Milano: l’incredibile accanimento su corso Buenos Aires
Oggi un dibattito sulla pedonalizzazione con ancora i lavori aperti per la pista ciclabile protetta e l’allargamento dei marciapiedi. E intanto buona parte del corso ha perso il 20% dei passaggi. L’emergenza carico-scarico merci
18/06/25 -A Milano, in corso Buenos Aires, ci sono ancora i lavori per la sede protetta della pista ciclabile e l’allargamento dei marciapiedi (conclusioni, si presume, a metà del 2026) e già si pensa, con il dibattito promosso oggi dal coordinamento Pd del Municipio 3, se sia possibile un corso Buenos Aires pedonale.
“Francamente – afferma Gabriel Meghnagi, vicepresidente Confcommercio Milano, presidente della Rete associativa vie e presidente di Ascobaires – non riesco a capire quest’incredibile accanimento su corso Buenos Aires che, dal 2020 ad oggi, ha già subito svariati interventi urbanistici. E con i lavori tuttora aperti sul corso arriveranno anche i cantieri per la riqualificazione di piazzale Loreto”.
In corso Buenos Aires sono presenti oggi quasi 280 attività commerciali con alcuni negozi sfitti.
“L’introduzione della pista ciclabile in corso Buenos Aires dal 2020 e i successivi interventi – fa il punto Meghnagi – hanno portato a una significativa diminuzione dei flussi di clientela nei negozi e nei locali. Prima del Covid, nel corso, avevamo un milione di passaggi al mese. Ora sono 800 mila: un calo del 20% in buona parte del corso con ripercussione sui fatturati”.
“E’ impensabile – sottolinea Meghnagi – considerare una pedonalizzazione del corso. Siamo fermamente contrari. L’impatto sulle imprese sarebbe molto pesante, senza contare le conseguenze per la viabilità cittadina. Oltretutto, e qui rasentiamo l’assurdo, si pensa a pedonalizzare senza aver valutato adeguatamente le conseguenze di lavori non ancora conclusi. Perché si dovrebbe proteggere una pista ciclabile ed allargare i marciapiedi in un’area pedonale?”.
“Invece di pensare alla pedonalizzazione – conclude Meghnagi - la politica si occupi di come intervenire sulle criticità che gli interventi in corso Buenos Aires stanno generando: dai ritardi nei lavori con i conseguenti disagi, all’emergenza carico-scarico merci. Sarebbe opportuno che il Comune aprisse un tavolo di confronto”.
Milano, 18 giugno 2025
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