“Legalità, ci piace!”: “Dalla strada alla rete”, l'indagine di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza
Le risposte di 404 imprese (con i dati elaborati dal Centro Studi)
13/05/25 -Dalla rete: più di un’impresa su tre vittima
di frodi e attacchi informatici
Dalla strada: furti negli esercizi commerciali, scippi e borseggi,
e la “spia” dell’insicurezza con i negozi sfitti
La rete ha molte insidie come la strada: più di un’impresa su tre è vittima di frodi e attacchi informatici. E’ quanto emerge dai risultati dell’indagine 2025 “Dalla strada alla rete - La sicurezza del territorio e nei sistemi informatici delle PMI nell’era dell’intelligenza artificiale” realizzata da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza in occasione della dodicesima edizione della Giornata nazionale Confcommercio “Legalità, ci piace!” e i cui dati sono stati illustrati oggi in Confcommercio Milano da Fabio Moroni, consigliere di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con incarico su sicurezza e legalità.
In apertura dell’appuntamento sono intervenuti il Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia e il Questore di Milano Bruno Megale. Nell’iniziativa milanese per “Legalità, ci piace!” anche il collegamento in streaming per ascoltare, da Roma, l’intervento del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. Si sono poi avuti gli interventi di Pierguido Iezzi (consigliere nazionale Assintel e Cyber BU Director di Maticmind); Marco Boretti (consigliere nazionale Asseprim e vicepresidente esecutivo Aon SpA); Manuela De Giorgi (dirigente Centro Operativo Sicurezza Cibernetica - Polizia Postale Lombardia).
Garantita dall’anonimato nelle risposte, all’indagine su Milano, Monza Brianza, Lodi “Dalla strada alla rete - La sicurezza del territorio e nei sistemi informatici delle PMI nell’era dell’intelligenza artificiale” (dati elaborati dal Centro Studi di Confcommercio MiLoMB) hanno partecipato 404 imprese, l’83% fino a 9 addetti. Dettaglio non alimentare (23%), servizi (14%), agenti e rappresentanti (12%) ristorazione (11%) i settori prevalenti. Da Milano ed area metropolitana il 71% delle risposte; il 18% da Monza Brianza, il 3% da Lodi.
La rete…
PIU’ DI UN IMPRENDITORE SUI TRE VITTIMA DI FRODE O ATTACCO INFORMATICO – Oltre un terzo degli imprenditori (il 37%) è stato vittima di una frode informatica o attacco informatico. Nel 63% dei casi nell’ambito dell’attività professionale (nel 37% dei casi nella vita privata). Il caso più frequente (36%) è il furto di credenziali, dati o denaro per link email o sms cliccati per errore; il 22% degli imprenditori denuncia, invece, il blocco del sistema con richiesta di riscatto, il 19% un’intrusione con furto di credenziali. Il 12% ha indicato di essere stato vittima di phishing.
QUALI I PERICOLI PER LA SICUREZZA INFORMATICA? SOPRATTUTTO LA POSSIBILITA’ DI ERRORE UMANO - Secondo la maggior parte delle imprese che ha risposto all’indagine (71%), il principale pericolo per la sicurezza del proprio sistema informatico è da individuare nella possibilità dell’errore umano (ad esempio l’apertura di email o link non verificati, l’invio di mail a indirizzi multipli in chiaro, password deboli o condivise con terzi, uso di reti wifi pubbliche non protette). Altri pericoli indicati sono gli attacchi informatici mirati al furto di credenziali e/o dati aziendali o di terzi (41%), la connessione a sistemi e contatti esterni scarsamente verificabili (27%), l’inadeguatezza del sistema di protezione ai nuovi attacchi informatici (26%).
COME SI RIDUCE IL RISCHIO – Per il 62% degli imprenditori soprattutto con l’attivazione di programmi di protezione antivirus e firewall sempre aggiornati (62%); con frequenti backup (55%) e cambi di password (45%).
INTELLIGENZA ARTIFICIALE, SIA OPPORTUNITA’ SIA MINACCIA – Per 6 imprese su 10 (63%) la diffusione dell’IA rappresenta allo stesso tempo sia un’opportunità sia una potenziale minaccia. Per il 15% principalmente un’opportunità. Il 22% considera l’Intelligenza artificiale una minaccia.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE: UTILIZZO SOPRATTUTTO NEI SERVIZI… – Il 28% delle imprese utilizza l’IA nella gestione aziendale: la percentuale maggiore nei servizi (27%), seguita dal dettaglio non alimentare (14%) e dagli agenti e rappresentanti (13%).
… E PER MIGLIORARE I PROCESSI AZIENDALI – Il 57,5% delle imprese che utilizza l’IA lo fa per l’efficientamento dei processi aziendali, il 42,5% per la gestione dell’area commerciale, il 30,1% per la gestione dei clienti.
…e la strada
FURTI NEGLI ESERCIZI COMMERCIALI E NEGOZI SFITTI I FENOMENI PIU’ PERCEPITI - Furti negli esercizi commerciali (31,2%), ma anche il degrado e l’insicurezza con i negozi sfitti (30,2%): sono i fenomeni maggiormente percepiti dagli imprenditori (nell’area in cui si esercita la propria attività). Poi atti vandalici (28,5%) e scippi-borseggi (28%).
A MILANO CITTA’ SOPRATTUTTO SCIPPI E BORSEGGI. NELL’AREA METROPOLITANA MILANESE i NEGOZI SFITTI - Tra Milano città e l’Area metropolitana milanese cambia lo scenario di percezione dei fenomeni. A Milano città prevalenza di scippi e borseggi (45%), furti negli esercizi commerciali (32%) ed atti vandalici (30%). Nei centri dell’hinterland milanese vengono in particolare segnalati come sintomo di degrado i negozi sfitti (37%). Comunque, anche nell’Area metropolitana forte percezione dei furti negli esercizi commerciali (36%) e degli atti vandalici (35%).
MONZA BRIANZA: IL “BUCO NERO” DEI NEGOZI SFITTI – A Monza Brianza il fenomeno decisamente più segnalato è quello dei negozi sfitti (50%). A distanza i furti negli esercizi commerciali (31%) e gli atti vandalici (22%).
LODI E PROVINCIA: ANCORA I NEGOZI SFITTI. Le imprese del Lodigiano che hanno risposto all’indagine rilevano in particolare il fenomeno dei negozi sfitti (36%); seguono i furti negli esercizi commerciali, gli atti vandalici e gli scippi ei borseggi (tutti al 21%).
UN’IMPRESA SU DUE VITTIMA DIRETTA DI REATI: SOPRATTUTTO FURTI NEGLI ESERCIZI COMMERCIALI O ATTI VANDALICI – Dalla percezione di crimini e degrado all’esperienza diretta subita (dall’imprenditore o dai collaboratori) per il 50,2% degli imprenditori che hanno risposto all’indagine: il 21,3% è stata vittima nell’ultimo anno di furti ai danni dell’attività; il 17,3% di atti vandalici. Seguono truffe (9,9%), scippi e borseggi (8,7%) e i furti negli esercizi commerciali subiti, in questo caso, dai clienti (6,4%).
“C’è ancora molto da fare nella difesa dalle minacce criminali dalla rete, anche in una maggiore formazione per le imprese – commenta Fabio Moroni, consigliere di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con incarico su sicurezza e legalità – Quest’anno abbiamo voluto dedicare al web un ampio spaccato dell’indagine per ‘Legalità, ci piace!’ senza, però, trascurare i reati e i fenomeni di degrado sul territorio che le attività del terziario percepiscono quotidianamente”.
Milano, 14 maggio 2025
Ufficio stampa Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza 027750222 relazioni.esterne@unione.milano.it
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