Milano e le iscrizioni ai servizi educativi per l’infanzia. Assonidi sull’intervento del Comune: Sezioni Primavera opportunità utile, ma bisogna valorizzare appieno il sistema integrato 0–6 con le strutture private accreditate
02/07/25 -Da Assonidi (l’Associazione degli asili nido e delle scuole d’infanzia privati aderente a Confcommercio MiLoMB) alcune valutazioni sulla decisione del Comune di Milano di riaprire fino all’11 luglio le iscrizioni ai servizi educativi per l’infanzia, mettendo a disposizione circa 900 posti ancora liberi, di cui oltre 90 nelle Sezioni Primavera dedicate ai bambini dai 24 ai 36 mesi.
Per Assonidi si tratta senza dubbio di una misura importante che offre una risposta concreta e tempestiva a molte famiglie rimaste in attesa.
Al tempo stesso, però, Assonidi ritiene utile sottolineare come – nel quadro del sistema integrato 0–6 delineato dal D.lgs. 65/2017 – esistano ulteriori possibilità che meritano di essere attivate e potenziate. In particolare, molte strutture private accreditate e convenzionate dispongono oggi di posti disponibili, e sono pronte ad accogliere bambini già a partire dai 24 mesi, offrendo percorsi educativi continui fino ai 6 anni, con vantaggi in termini di stabilità e continuità relazionale per i più piccoli.
Le Sezioni Primavera sono certamente uno strumento prezioso, ma restano – per loro natura – un’offerta temporanea: un solo anno educativo prima di un nuovo passaggio alla scuola dell’infanzia. Per alcune famiglie, questa soluzione potrebbe comportare un doppio inserimento, con le fatiche organizzative ed emotive che ne derivano.
Sorge quindi, rileva Assonidi, una domanda legittima: se oggi i nidi comunali risultano saturi e con liste d’attesa, mentre nelle Sezioni Primavera ci sono ancora posti disponibili, abbiamo davvero valorizzato appieno tutte le risorse del sistema? È stato coinvolto e consultato il privato convenzionato prima di optare per un ampliamento dell’offerta interna? Una riflessione su questo punto – sostiene Assonidi - appare necessaria, per evitare decisioni parziali che rischiano di non rispondere in modo pieno e sistemico ai bisogni delle famiglie.
Inoltre, la relazione con il sistema privato convenzionato – che da anni opera con risorse e vincoli sempre più critici – necessita oggi di essere rafforzata e rinnovata. È ormai diffusa tra i gestori la percezione che il modello di convenzione attuale non sia più sostenibile. Occorre invertire questa tendenza: fidelizzare il sistema privato, valorizzarne l’apporto, e costruire insieme una rete educativa solida e integrata, capace di garantire qualità, accessibilità e continuità educativa su tutto il territorio.
Non sfugge, infine – conclude Assonidi - un ulteriore elemento strutturale: nelle Sezioni Primavera, il rapporto numerico educatore-bambino è 1 a 10, superiore rispetto al rapporto 1 a 8 previsto nei nidi d’infanzia. Si tratta, con ogni probabilità, di una scelta dettata anche da logiche di saving organizzativo, che tuttavia non possono sostituire una visione di sistema orientata alla qualità dell’offerta e alla sostenibilità complessiva del modello integrato 0–6.
Proprio per questo, come rappresentanti del sistema privato convenzionato, Assonidi auspica che nelle prossime fasi dell’anno educativo si possa lavorare insieme per rafforzare ulteriormente l’integrazione dell’offerta educativa in città. Una programmazione coordinata, che valorizzi tutte le risorse disponibili, può rappresentare una risposta più strutturale e sostenibile ai bisogni delle famiglie milanesi.
Milano, 2 luglio 2025
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