CICLISTA MORTA A MILANO NELL’INCIDENTE CON LA BETONIERA: UNA TRAGEDIA DI INSICUREZZA STRADALE - Da Fai, a nome del trasporto merci, profondo cordoglio e vicinanza ai familiari
21/04/23 -FAI, Federazione Autotrasportatori Italiani – Milano esprime, a nome della categoria del trasporto merci, profondo cordoglio e vicinanza ai familiari della donna morta a Milano travolta da una betoniera.
In attesa di conoscere gli esiti dell’inchiesta aperta dalla Procura milanese, che stabilirà l’esatta dinamica e responsabilità dell’incidente, riteniamo doverosa una riflessione approfondita sulle cause che rendono sempre più pericolosa la circolazione sulle nostre strade, soprattutto dei ciclisti e dei pedoni.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha annunciato di voler limitare l’accesso in città ai soli mezzi pesanti dotati di un dispositivo che permetta piena visibilità anche sul cosiddetto angolo cieco. A questo proposito, una recente Direttiva UE imporrà dal 2024 ai veicoli di nuova immatricolazione il montaggio di tali dispositivi; al momento quest’obbligo non è previsto dal nostro Codice della Strada, per cui sarebbe quantomeno opportuno che questa decisione venisse affrontata a livello nazionale.
Nel frattempo, la drammatica frequenza di questi incidenti impone il rispetto assoluto delle regole sulla sicurezza della circolazione da parte di tutti gli utenti della strada. Riteniamo, inoltre, nel caso specifico di Milano, che il grande incremento dei ciclisti registrato negli ultimi anni richieda una pianificazione della mobilità cittadina che garantisca la piena sicurezza di chi, per scelta o necessità, si muove sulle due ruote. Senza, con questo, penalizzare le attività dei mezzi commerciali che quotidianamente assicurano il necessario rifornimento di merci e servizi alla nostra città.
FAI di Milano è, come sempre in passato, a disposizione dell’Amministrazione comunale per confrontarsi e collaborare attivamente su ogni iniziativa che possa rendere le strade cittadine più sicure per tutti.
Milano, 21 aprile 2023
FAI MILANO
Rif.: il direttore Marco Colombo 3358071250
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