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Emergenza Covid -19 - Altoga (torrefattori caffè, grossisti alimentari) e Federgrossisti: piena crisi se non riaprono presto i pubblici esercizi. A rischio molte aziende con un altro mese di stop

28/04/20 - 

FOTO REMO OTTOLINA PRESIDENTE ALTOGA

FOTO FRANCESCO GERACITANO PRESIDENTE FEDERGROSSISTI

 

Emergenza Covid-19: la “Fase 2”, resa nota con l’ultimo decreto del Governo, ha suscitato enorme sconcerto nella base associativa di Altoga e Federgrossisti che rappresentano i comparti della distribuzione alimentare verso il canale dell’horeca in generale e dei pubblici esercizi in particolare.

L’annunciata riapertura di bar, dei ristoranti, pub, pizzerie, gelaterie al 1° giugno comporta il rischio della chiusura di numerossime piccole-medie aziende che già hanno subito gravi perdite, dal 50% al 90%, per l’inattività dei pubblici esercizi.

Il settore – spiega Remo Ottolina, presidente di Altoga, l’Associaziona nazionale Confcommercio torrefattori, importatori di caffè, grossisti alimentari - viene intermediato da circa 2.400 distributori specializzati, con oltre 700 aziende della torrefazione di caffè, già fortemente penalizzati nei primi due mesi dell’emergenza epidemiologica. Ma è tutto ciò che ruota attorno al mondo del caffè che rimane paralizzato: i fabbricanti delle macchine professionali, dei macinadosatori, delle stoviglie in genere ecc.; il comparto saccarifero. In un anno vengono servite 10 miliardi di tazzine di caffè che, per l’80%, il consumatore preferisce zuccherare”.

Delle norme, finora emanate, a sostegno delle imprese – lamentano Altoga e Federgrossisti - nemmeno a parlarne. La cassa integrazione? Chi per ora l’ha vista? Le Regioni latitano e l’Inps, di conseguenza, non riesce ad erogare, per cui i dipendenti sono semplicemente disperati.

Il “decreto liquidità”?  “I tanti messaggi e le telefonate che riceviamo – rileva Francesco Geracitano, presidente di Federgrossisti testimoniano le difficoltà degli operatori con gli istituti di credito”.

Tutta la filiera – proseguono Altoga e Federgrossisti - sta predisponendo le misure igienico-sanitarie per garantire la sicurezza al 100%, sanificando le strutture aziendali (uffici, magazzini, pertinenze ecc.), predisponendo tutte le misure di prevenzione previste dai decreti presidenziali finora emanati e attenendosi al protocollo di sicurezza sottoscritto dalla Confcommercio con le organizzazioni sindacali dei lavoratori.

Altrettanto – sottolineano Ottolina e Geracitano - è in grado di fare la nostra clientela primaria dei pubblici esercizi assicurando anche il distanziamento sociale, a tutela del consumatore. Presidente Conte: ascolti le istanze che il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli le rappresenta con la massima urgenza. Le nostre aziende hanno necessità di ‘riaprire’: non possono attendere ancora un mese. L’alternativa, per molti, sarà la scomparsa”.

 

 

28 aprile 2020

federgrossisti@tin.it   info@altoga.it

 

 


 



Allegati:
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