• Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • YouTube
  • Twitter

Il turismo culturale può essere una grande occasione di business anche in periodi di crisi economia. Questo dato è confermato da Magda Antonioli, direttrice del Master in Economia del Turismo alla Bocconi di Milano: “La domanda di cultura cresce anche nei periodi congiuntura economica sfavorevole: considerate le ricadute dirette e indirette, l’impatto giornaliero di un turista culturale risulta di circa 400 euro, il triplo rispetto a quello di un visitatore tradizionale, che supera di poco i 130 euro”.

Dalle ultime rilevazioni Enit si deduce una crescente attenzione verso il turismo culturale.

La componente culturale dell’Italia risulta essere una grande spinta motivazionale al viaggio nel nostro Paese. In termini percentuali, sul totale degli arrivi, quelli per turismo culturale rappresentano: l’85% dei giapponesi; l’80% dei turisti da USA, Spagna e Portogallo; il 70% degli indiani; il 60% dei turisti dei Paesi Bassi; il 60% degli scandinavi; il 52% degli svizzeri e dei francesi; il 40% dei belgi e lussemburghesi. Anche i turisti tedeschi sono molto interessati al turismo culturale: alcuni periodi dell’anno la richiesta delle informazioni da parte dei turisti tedeschi è rivolta per il 70% al segmento arte e cultura.

Dalle indagini delle Delegazioni ENIT emergono alcuni tratti del “turista culturale”. Qualche esempio.

Il turista cinese ha un’età compresa fra i 25 e i 45 anni ed un grado di istruzione elevato. 

Nei paesi scandinavi si distinguono tre profili: si va dal turista “culturalmente motivato” a quello “ispirato culturalmente” e poi “orientato alla cultura”. 

In India esiste un turista del ceto alto, molto esigente e sofisticato che ama l’arte e si dedica più alla visita dei centri minori che delle grandi città.

Il turista britannico ha un buon livello culturale ed una buona capacità di spesa, non si limita solo alla visita dei monumenti ma ricerca anche altri tipi di manifestazioni culturali che riguardano più propriamente gli usi, i costumi, le tradizioni ecc.

Il turista francese ha un’età media matura, possiede elevati mezzi finanziari e disponibilità di tempo.

Il turista giapponese è di età over 50, prevalentemente di sesso femminile, con elevati mezzi economici, alla ricerca di una esperienza completa non solo dal punto di vista culturale ma anche di quello che riguarda l’enogastronomia, la moda ed il viver bene.

11/07/14
Categoria: Impresa e Istituzioni

Tipologia: Scenario nazionale

 
Richieste e segnalazioni