Dopo aver fatto tappa a Bormio e Sondrio tra il 9 e il 10 maggio, il roadshow di Milano Cortina 2026 ha proseguito ad Anterselva, Verona, Cortina d’Ampezzo per concludersi il 12 maggio a Trento. Due gruppi di lavoro, uno guidato dal Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò e uno guidato dall’Amministratore Delegato Vincenzo Novari, hanno attraversato i territori coinvolti dai Giochi discutendo con le istituzioni e gli stakeholders delle ricadute e delle opportunità legate all’evento olimpico.
Novari, a capo del gruppo di lavoro che ha incontrato gli stakeholders di Anterselva, Cortina d’Ampezzo e Trento, assieme alla delegazione della Fondazione tra cui Diana Bianchedi, Games Project Director, e Andrea Monti, Communications Director, ha spiegato le caratteristiche e le peculiarità dell’edizione italiana delle Olimpiadi, le ricadute sul territorio e gli elementi che renderanno protagoniste le comunità locali.
“Dovranno essere i Giochi olimpici e paralimpici invernali di tutte le persone in tutta l’area”, ha spiegato l’ad. La sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale sarà al centro del progetto: “Tutte le edizioni della storia delle Olimpiadi avevano il 4 per cento di biglietteria sociale – ha dichiarato da Cortina d’Ampezzo il CEO Vincenzo Novari – Questo vuol dire che i residenti nelle aree dove si svolgevano i Giochi potevano accedere alle competizioni a un prezzo molto più basso. Noi abbiamo raddoppiato questa percentuale portandola dal 4 all’8 per cento”.
“L’Italia non è un’eccellenza solo quando si parla di cibo, arte e cultura. Mostreremo al mondo anche la nostra efficienza e capacità di organizzare le cose” - ha dichiarato Vincenzo Novari nell’incontro conclusivo del roadshow nella città di Trento. “Il dialogo e il confronto con i territori e sui territori proseguono e proseguiranno in maniera costante per percorrere insieme la Road to the Games”.
17/05/22
