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Dopo più di due settimane di votazioni online e quasi 900.000 voti provenienti dall’Italia e da 169 Paesi, il conto alla rovescia è terminato ed è stato svelato il logo ufficiale delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. A vincere la sfida (con il 75% delle preferenze) è stato Futura, il logo presentato da Alberto Tomba durante la serata finale del Festival di Sanremo. L’emblema vincitore rappresenta un 26 scavato nella neve che parla di sostenibilità e di inclusione, un logo che va immaginato in movimento come il segno di un dito sulla superficie innevata, un logo in grado di aprire finestre su contenuti diversi a ogni passaggio: scenari naturalistici, gesta sportive ma anche azioni quotidiane. Il colore bianco di Futura vuole simboleggiare il basso impatto ambientale che le Olimpiadi 2026 si prefiggono di avere sul territorio, oltre a uguaglianza e parità di tutti. Futura è come “silenzio e musica”, “un segno lieve sulla neve che il vento può cancellare”, “una carezza al pianeta” e “abbraccio alle generazioni che verranno a seguire” (clicca qui per vedere il video di presentazione).

Svelato anche l’emblema delle Paralimpiadi, un’evoluzione di Futura ispirata ai colori dell’aurora boreale del 2003 a Cortina. Il candore del bianco e del grigio del logo Futura vengono infatti sostituiti, nella versione paralimpica, da sfumature di verde, rosso e blu per permettere anche agli ipovedenti una migliore percezione del logo. Due emblemi molto simili che portano al loro interno messaggi comuni ma anche significati diversi (clicca qui per vedere i due loghi).

I due loghi ufficiali sono stati annunciati al mondo durante la conferenza stampa digitale di ieri (martedì 30 marzo) alla presenza del Presidente del Coni e della Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò, dell’amministratore delegato della Fondazione Vincenzo Novari, del neo Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali e del presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli. Secondo Vincenzo Novari “Il bianco (del logo Futura, ndr) è un segnale importante e fa parte della narrazione che vogliamo portare avanti in questi 5 anni. Un tocco lieve per cercare di essere il meno impattanti possibile. Sostenibilità non è solo una parola – continua l’ad - ma deve essere una realtà e il logo bianco esprime al meglio questo concetto. Una storia su cui sarà bello lavorare”.

Tanta emozione anche per Valentina Vezzali che dal Salone d’Onore del Coni fa il proprio debutto ufficiale come sottosegretario allo sport: “Oggi è più di un'inaugurazione, questo è un momento storico: quello che ieri non c'era oggi è realtà. Qui ogni logo affisso porta con sé emozioni, medaglie e storie di atleti. Questi saranno i Giochi olimpici di tutta Italia che riusciranno a rialzare il nostro Paese".

“Ringrazio donne e uomini che ci hanno permesso di arrivare qui – le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò – faccio fatica a chiamarlo emblema: so cosa c’è alle spalle, da dove siamo partiti, un gruppetto di matti con un sogno. Mi è venuto in mente pensando al logo che ci ha accompagnato in questi anni fino alla vittoria del 24 giugno 2019, un logo disegnato sul tovagliolo di un ristorante. Quel logo ci ha portato fortuna e altrettanto farà il nuovo”

Collegato, tra gli altri, anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Pensiamo che quella del 2026 sarà una tappa fondamentale per la nostra Regione e il nostro Paese, sarà una tappa in cui presenteremo la faccia rinnovata della Lombardia, del Veneto e di tutta l'Italia dopo questa situazione difficile – afferma Fontana, che descrive il giorno della vittoria della candidatura italiana come uno dei momenti più emozionanti degli ultimi anni – “Stiamo lavorando, ci stiamo impegnando e ci stiamo attrezzando per creare le infrastrutture necessarie a rendere più agevoli e attrattivi i nostri territori in vista delle Olimpiadi”.  

I due loghi candidati sono stati realizzati dalla società Landor e Fitch (che fa parte della multinazionale inglese Wpp). Alessio Galdi e Mattia Castiglioni sono i due designer che da Milano hanno coordinato i lavori per l’elaborazione degli emblemi. “Disegnare il logo olimpico è una delle massime aspirazioni professionali, un punto di arrivo” affermano i due designer, che non nascondono le difficoltà incontrate nel realizzare un emblema in grado di riassumere al suo interno i valori universali della manifestazione a cinque cerchi. Infatti “il disegno deve essere inclusivo, esprimere i valori olimpici dell’Eccellenza, Rispetto e Amicizia e quelli paralimpici di Coraggio, Determinazione, Ispirazione e Uguaglianza; deve anche essere comprensibile da persone di qualsiasi cultura, religione e sesso”.  E non è tutto, perché l’emblema olimpico perfetto deve essere in grado di “parlare al 2021 ma anche al 2026” comprendendo flessibilità e dinamismo del logo. Insomma, un lavoro certosino che ha richiesto tante ore di dedizione e che è stato giudicato da migliaia di persone attraverso la prima votazione popolare per un logo olimpico.

30/03/21
Categoria: Impresa e Istituzioni

Tipologia: Milano Provincia

 
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