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Indici sintetici di affidabilità fiscale – Periodo d’imposta 2021 – Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 18 del 25 maggio 2022

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare n. 18 del 25 maggio 202, recante:” Indici sintetici di affidabilità fiscale – periodo d’imposta 2021”.

Con la circolare in esame l’Agenzia delle entrate fornisce alcuni chiarimenti in merito agli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).

L’Agenzia delle entrate precisa che gli ISA in vigore per il periodo d’imposta 2021 sono caratterizzati da una sostanziale continuità con quanto avvenuto nel passato e il processo evolutivo e di aggiornamento dello strumento, finalizzato a tener conto degli effetti di natura straordinaria della crisi economica e dei mercati conseguente all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del COVID-19, rappresenta la logica prosecuzione del percorso metodologico intrapreso lo scorso anno.

Non sono, pertanto, presenti nel documento in esame indicazioni relative ad aspetti interpretativi con carattere di novità.

La suddetta circolare esamina: gli interventi straordinari sugli indici; la modulistica; gli ulteriori dati forniti dall’Agenzia; il software applicativo “Il tuo ISA 2022”; il regime premiale.

Per un esame completo si rinvia al testo della circolare al presente link

In particolare, si segnala quanto segue:

  • è elencata una panoramica delle principali attività di revisione straordinaria che hanno interessato tutti gli ISA in applicazione per il periodo d’imposta 2021, per adeguarli alle mutate condizioni economiche e dei mercati e, in particolare, a cogliere gli effetti del COVID-19,
  • al fine di definire un quadro di riferimento della situazione economica che ha caratterizzato il 2021, si è resa necessaria l’individuazione ed acquisizione di ulteriori fonti informative (Istat, Banca d’Italia, Cerved, Prometeia) per integrare quelle già disponibili nella banca dati degli ISA,
  • ai fini di una più approfondita valutazione delle dinamiche individuali e settoriali, sono stati analizzati i dati relativi alle informazioni desunte dagli archivi relativi alla fatturazione elettronica, ai corrispettivi telematici, alla forza lavoro dipendente (INPS) e alle liquidazioni periodiche IVA,
  • sono stati predisposti degli appositi correttivi, da applicare sia all’analisi degli indicatori elementari di affidabilità, sia a quella degli indicatori elementari di anomalia, al fine di tenere conto di alcune grandezze e variabili economiche modificate a seguito della crisi verificatasi nel corso del 2021. Tali correttivi sono commisurati all’entità dei seguenti fattori sintomatici dello stato di difficoltà economica:
  • contrazione della domanda (determinata dall’analisi dei corrispettivi telematici articolata per territorio);
  • caduta dei Ricavi/Compensi (dichiarati dal singolo contribuente nel periodo di imposta di applicazione);
  • contrazione della produttività settoriale (stima della riduzione di produttività sotto l’ipotesi di invarianza dei costi);
  • riduzione della forza lavoro dipendente (osservata nel settore rispetto al periodo d’imposta 2019).

Con riferimento a quanto già previsto dai modelli di stima econometrici, per tenere conto delle possibili ricadute della crisi sulle relazioni economiche già esaminate nei singoli settori economici, per ciascun ISA e ciascun indicatore da esso previsto, si è proceduto con la stima di un nuovo modello che è stato integrato con i dati delle dichiarazioni relative alle liquidazioni periodiche IVA e alla fatturazione elettronica, al fine di conseguire un coefficiente che permetta di tenere congiuntamente conto degli effetti individuali e settoriali nei risultati.

Nella valutazione della caduta dei Ricavi/Compensi, si è tenuto conto dell’incremento dei prezzi al consumo registrati nel 2021 per poter cogliere la natura straordinaria delle condizioni legate all’approvvigionamento delle materie prime.

È stata, altresì, effettuata una modifica del coefficiente individuale per coloro che presentano un valore positivo dello stesso e, al contempo, è stato valutato l’effetto dell’eventuale minore attività degli operatori economici potenzialmente associata al mutato comportamento dei consumatori finali, misurata attraverso il numero medio di giorni, differenziato per territorio e rapportato all’anno, per i quali non è stato effettuato l’invio dei corrispettivi telematici.

Ulteriori analisi sono state effettuate sul calcolo delle soglie degli indicatori elementari di anomalia, al fine di adeguare il giudizio di affidabilità derivante dall’applicazione degli ISA.


31/05/22