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Rischi specifici nelle aziende dei servizi
to, assumendo così posture scorrette. Dal
momento che è l’illuminazione naturale a
garantire all’individuo una sensazione di
benessere, l’illuminazione artificiale miglio-
re è quella che presenta una composizio-
ne spettrale simile alla naturale e produce
quantità minime di calore.
3. Il rischio da inquinamento indoor
Nel suo stato normale, l’aria è costituita da
una miscela gassosa di azoto (78%), ossige-
no (21%), argon, anidride carbonica e altri
gas (1%), tra cui vapore acqueo in quantità
variabile. La composizione dell’aria in un uf-
ficio può però essere alterata dalla presenza
di diverse sostanze, che possono emettere
odori, avere effetti irritanti e causare malat-
tie; maggiore è la quantità di questi inqui-
nanti, peggiore è la qualità dell’aria.
Gli inquinanti possono provenire sia dall’a-
ria esterna ed essere diffusi nell’ambiente
di lavoro direttamente da porte e finestre o
da un sistema di ventilazione con filtri ina-
deguati, sia essere prodotti all’interno degli
edifici (dalle persone, dalle apparecchiature,
da materiali edilizi o da arredi). E’ evidente
la correlazione presente tra una scarsa qua-
lità dell’aria negli ambienti confinati e una
ventilazione inappropriata, incapace di ga-
rantire un corretto ricambio di aria adegua-
tamente trattata con impianti di filtrazione.
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