L'Informatore

Formazione / Studi 136 Studi giugno 2018 Il divario della concentrazione del capitale che caratterizzava il confronto della Lombardia con l’Italia si ripropone nella comparazione tra il nostro territorio di riferimento è quello regionale. Speculare il dato di confronto relativo al segmento dell’occupazione nelle imprese fino a 9 addetti, dove la quota regionale si attesta al 27,8% contro il modesto 19,6% della quota imputabile alle province di Milano Lodi Monza Brianza. Gli scostamenti sono di ampiezza molto più contenuta nelle due altre classi dimensionale di addetti, 15,3% contro il 19,2% della classe da 10 a 49 addetti, 15,9% contro 16,8% nella classe da 50a249 addetti. Conclusioni È inevitabile che la grande conurbazione metropolitana del capoluogo milanese sviluppi un potenziale elevato di attrazione di conoscenze, capitali e lavoro. Rappresenta, in effetti, un ambiente di mercato adatto all’insediamento di attività ad alta intensità di conoscenza e di sedi direzionali di grandi società, ma non bisogna pensare che questo sistema operi come una grande forza centripeta in grado di schiacciare i sistemi economici delle altre province della Lombardia. Storicamente è stato proprio lo sviluppo industriale delle aree di Varese, Lecco, Como, Brescia a favorire la nasci- ta di una rete complementare di servizi che ha trovato nel cuore metropolitano il suo habitat naturale e nelle fabbriche di queste province un fondamentale bacino di clientela. Nel territorio di Milano Lodi Monza Brianza opera, ad esempio, un importante distretto dell’arredamento le cui pro- spettive sono strettamente legate alla partnership con le società di consulenza e design dell’area metropolitana, nonché all’assistenza degli specialisti nella proiezione verso i mercati esteri. Le relazioni intersettoriali tra le società dei servizi e le imprese dell’industria travalicano i confini della grande area metropolitana milanese e costituiscono un essenziale base di riferimento per la crescita di tutta la regione, ormai sempre più collegata ai processi di automazione e alla diffusione della tecnologia digitale. In questo percorso un importante fattore di equilibrio urbanistico e sociale è rappresentato dalla distribuzione com- merciale e dalla ristorazione, che hanno saputo organizzarsi secondo un modello di offerta capace di coniugare l’efficien- za operativa con ricca e diversificata offerta di servizi e formati per tutte le esigenze della domanda. In Lombardia sono occupati 721.919 addetti nel commercio e 284.862 addetti nei servizi di alloggio e ristorazione per un complesso di 1.006.781 addetti, che rappresentano il 25,2% dell’occupazione regionale complessiva. In questo mercato altamente competitivo le proposte delle Pmi competono per qualità e servizio al cliente con quelle delle imprese di grande scala e costituiscono un modello di riferimento per gli amministratori pubblici locali, che devono ottimizzare l’uso del suolo, una risorsa preziosa e scarsa, per attrarre investimenti in grado di generare nuova occupazione.

RkJQdWJsaXNoZXIy MjUxMjg=