L'Informatore

giugno 2018 135 Studi Formazione / Studi Nell’ambito del territorio che comprende le tre province la città metropolitana di Milano pesa il 79,6% delle imprese e l’88,6% dell’occupazione. Inoltre il suo valore aggiunto per abitante è pari a €45.651,8 contro i €32.283,8 della Lombardia, mentre il valore aggiunto per occupato si attesta a €77.896,8 contro i €69.822,3 della Lombardia. Alla sua importanza e al suo rilievo quantitativo sia nell’ambito regionale, sia, ancor di più, nel contesto territoriale delle tre province, si associa una struttura specifica per settore e classe dimensionale di addetti, che si differenzia sensi- bilmente da quella delle altre province lombarde: La vocazione industriale della Lombardia sembra dipendere esclusivamente dal fatto che le altre province deten- gono una quota del 44,2% sul totale dell’occupazione del loro territorio; in realtà gli addetti dell’industria in senso lato di Milano, Lodi, Monza Brianza sono ben 598.022 su 1.302.925 di tutta la regione, il 45,9%. La modesta incidenza dell’occu- pazione industriale di questo territorio sul totale degli addetti, 24,9%, dipende unicamente dal fatto che è molto sviluppato il settore del terziario. La vocazione terziaria della grande area metropolitana milanese traspare nettamente dal fatto che sul suo territorio sono impiegati 1.329.713 addetti su 1.907.119 addetti ai servizi in tutta la Lombardia, pari a 69,7% del totale. Tutti i segmenti ad alta intensità di conoscenza del terziario, informazione comunicazione, attività professionali scientifiche tecniche, attività di supporto, detengono quote di addetti più elevate rispetto a quelle delle altre province ad indicare come l’evoluzione dei servizi nella grande area metropolitana di Milano assume connotati tecnologici superiori alla media regionale. Il quadro è completato dal confronto relativo alla scala dimensionale di impresa dove si può osservare che nel ter- ritorio delle province di Milano Lodi Monza Brianza il 49,2% dell’occupazione complessiva è impiegata in aziende con almeno 250 addetti a fronte di una quota del 36,2% per la stessa classe di addetti nel territorio regionale.

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