L'Informatore febbraio 2018

febbraio 2018 Formazione Formazione / Studi 134 In relazione al grado di qualificazione delle competenze professionali il divario con la situazione complessiva dell’Unione europea è, purtroppo, ampio come si può osservare dalla rappresentazione grafica di seguito riprodotta, che distingue i livelli di qualifica per colore (bianco per alto livello, azzurro per medio livello e blu per basso livello), riporta i valori percentuali dell’Italia fuori parentesi e quelli dell’Unione europea dentro le parentesi rotonde. Fonte: Cedefop tendenze della forza lavoro per qualifica 2005-2025 Nel 2005, infatti, nell’area dell’Unione europea la forza lavoro altamente qualificata era pari al 25,4% contro il 15,6% dell’Italia, quella intermedia rappresentava il 47,1% del totale contro il 42,8% del valore del nostro paese, mentre le qualifiche di livello basso detenevano una quota del 27,5% contro il 41,6% dell’Italia. Le previsioni Cedefop indicano che alla fine del periodo, nel 2025, il nostro paese potrà ridurre questo svantaggio, senza però riuscire a contenerlo in misura significativa per le competenze di livello elevato (38,2% per l’Unione europea contro il 30,8% dell’Italia) e per le competenze di livello basso (13,8% per l’Unione europea contro il 22,5% dell’Italia). In questo processo di avvicinamento ai livelli europei di qualificazione del lavoro, la formazione e i servizi di orien- tamento assumono, quindi, una rilevanza strategica decisiva. Diventa sempre più importante conoscere e anticipare i fabbisogni formativi delle imprese e del personale, essere “vicini” alle imprese per progettare e costruire nuove modalità e contenuti didattici, che consentano alle aziende di compe- tere con successo in un mercato sempre più pervaso dai processi di innovazione. La Direzione Formazione di Confcommercio MI LO MB è chiamata a svolgere il ruolo di mediatore e facilitatore della relazione tra i soggetti che devono progettare questi nuovi prodotti formativi e i soggetti che devono assimilarli per rinnovare le proprie competenze professionali, nonché quello di “anticipatore” delle esigenze formative future.