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Impatriati e regime agevolato per i lavoratori in smart working

L’Agenzia delle Entrate, con risposta n. 596 del 16 settembre c.a., ha fornito chiarimenti in merito alla possibilità per un cittadino italiano iscritto all’AIRE, dipendente di una società estera, di fruire del regime speciale per lavoratori “impatriati” ex art. 16, c. 1, D.Lgs. n. 147/2015 se rientra in Italia continuando a svolgere l’attività in modalità smart working per la stessa azienda straniera.

 

Nella risposta l’Agenzia ricorda che la stessa, con la circolare n. 33/E del 2020, ha precisato che il citato articolo 16, non richiede che l'attività sia svolta per un'impresa operante sul territorio dello Stato.

 

Pertanto, laddove risultino soddisfatti tutti gli altri requisiti richiesti dalla norma in esame, possono accedere all'agevolazione anche i soggetti che vengono a svolgere in Italia attività di lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro con sede all'estero, o i cui committenti (in caso di lavoro autonomo o di impresa) siano stranieri (non residenti).

  

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29/09/21