e acquistato nel 2005 da Yahoo!, può contare attualmen-
te su più di tre milioni di utenti in tutto il mondo con un
archivio di ben centodieci milioni di URL al suo interno.
Come funziona
Sì certo, per cercare un argomento o un’informazione c’è
già Google e il suo mega-algoritmo. Ma che valore assu-
me un link segnalato non da un algoritmo matematico
bensì da un altro utente che condivide il nostro stesso
interesse e che segnala quel determinato link come estre-
mamente utile per l’informazione di cui abbiamo fatto
richiesta? E quali vantaggi possono derivare dalla volon-
tà di condividere i miei preferiti con altre persone con i
miei stessi interessi? Sono queste le domande a cui
Del.icio.us ha fornito una soluzione semplice quanto
efficace. Niente più raccolte di indirizzi confinate al pro-
prio browser, ma un archivio mondiale online in cui sono
gli stessi utenti, dal basso, a decidere le tag da assegnare
ai determinati link che si è scelto di condividere. Basta
un click per mettere in condivisione un sito ritenuto utile
o particolarmente ben realizzato. In sostanza, il più gran-
de archivio mondiale di link senza nessuna catalogazio-
ne top-down stabilita a priori, caratterizzato al contrario
solo ed esclusivamente dalla folksonomy, ovvero dalla
tassonomia creata non da esperti ma da persone comuni.
Come può essere utilizzato
Del.icio.us non è un servizio statico. Certo ci si può limi-
tare a raccogliere link e a cercarne di nuovi, ma la vera
innovazione della piattaforma risiede nelle dinamiche
relazionali che si attivano intorno alla raccolta dei link.
Immaginiamo di far parte di un gruppo di ricerca o di
76
Tools 2.0