Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli intervistato da "La Nazione - Carlino - Giorno" sul concordato preventivo e manovra finanziaria «Finalmente un primo passo in direzione dei contribuenti»
Ma alla manovra chiediamo maggiore determinazione. Azioni concrete per stimolare i consumi. Determinante l'apporto del Pnrr
Il presidente di Confcommercio, intervistato da La Nazione - Carlino - Giorno, in merito all'accordo preventivo sulle tasse da pagare attraverso il concorato biennale: «Certamente è un primo passo per rendere più collaborativo e sereno il rapporto tra fisco e contribuenti. Del resto, semplificazione degli adempimenti e promozione di compliance sono gli assi portanti individuati dalla legge delega per la riforma fiscale proprio per favorire l'adempimento spontaneo da parte dei contribuenti. L'introduzione del concordato preventivo biennale per le piccole e medie imprese ed i lavoratori autonomi rientra in questa logica. Può contribuire anche alla riduzione del tax gap, dell'evasione, che in Italia viene calcolato tra i 75 ed i 100 miliardi di euro..... È una manovra necessariamente prudente che tiene conto dei difficili equilibri di finanza pubblica. Bene gli interventi in materia di riduzione del cuneo contributivo e fiscale e l'introduzionei un sistema Irpef a tre aliquote. Misure finalizzate a contrastare l'impatto dell'inflazione sui livelli di reddito bassi e medio-bassi ma limitate, però, al solo 2024. In prospettiva, occorre che diventino strutturali. Per il resto, è chiaro che tanto per gli obiettivi di crescita, quanto per il buon andamento della finanza pubblica, resta determinante l'attuazione delle riforme e degli investimenti del Pnrr»
03/11/23