INTERVISTA DEL PRESIDENTE DI CONFCOMMERCIO SUL CORRIERE DELLA SERA - MILANO
EMERGENZA COVID-19 - Sangalli: "Negozi, turni serali e consegne a casa: pronti alla riforma. Ma fermate le tasse"
EMERGENZA COVID-19 - Per riavviare Milano sarà necessario innovare i tempi della città: "gli esercizi commerciali - afferma il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - sono l'unica realtà imprenditoriale che, col decreto Bersani, è stata protagonista di un processo di liberalizzazione e quindi di forte flessibilità: siamo piuttosto abituati e pronti ai cambiamenti". Sangalli accoglie la richiesta del sindaco di Milano Giuseppe Sala di ripensare gli orari del commercio ricordando però che "i negozi, vitali per la città, vivono per i flussi". Le aperture "devono essere coerenti con i flussi della clientela che, per quanto diluiti e distanziati, devono esistere. Senza dimenticare il rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro". Occorrerà aspettare le conclusioni del "tavolo di coordinamento che il Comune ha proposto a noi e alle altre parti sociali: è di estrema importanza, come quello avviato dalla Regione". Sangalli chiede "la sospensione di tutti i tributi e degli ulteriori costi legati alla mobilità sino a fine emergenza". E "il decreto Liquidità è ancora insufficiente. Occorrono subito garanzie adeguate per prestiti a burocrazia zero, indennizzi e contributi a fondo perduto e moratorie fiscali".
21/04/20