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Covid: la Lombardia torna in zona arancione

Negozi e servizi alla persona aperti, bar e ristoranti solo con asporto e delivery

Emergenza Covid: la Lombardia in zona arancione da lunedì 12 aprile (con l'ordinanza del ministro della Salute dopo la revisione dei dati epidemiologici).

Ricordiamo, in sintesi, le regole della zona arancione.

Sono consentite - nel rispetto delle prescrizioni anti-Covid (distanza interpersonale, rispetto linee guida, esposizione del cartello indicante il numero massimo di persone ammesse all'interno del punto vendita contemporaneamente)- tutte le attività commerciali al dettaglio (riapertura anche per i banchi non alimentari ai mercati scoperti) e di servizi alla persona (parrucchieri, centri estetici...). Restano chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (ad eccezione, al loro interno, di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabaccherie ed edicole, lavanderie e tintorie).

Restano chiusi bar e ristoranti; è consentita la consegna a domicilio senza restrizioni. Asporto fino alle 18 per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina). Altrimenti asporto fino alle 22 (con il divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze). I ristoranti degli alberghi sono aperti solo per i clienti dell'hotel.

Restano chiusi mostre, musei, luoghi di cultura, sale teatrali, da concerto, cinema (e altri spazi anche all'aperto). Proseguono le chiusure anche per parchi tematici e di divertimento, palestre, piscine, centri benessere e centri termali.

Restano sospesi convegni, congressi ed altri eventi in presenza, sagre e fiere. Chiusi sale da ballo, discoteche, locali.

Con la zona arancione sono consentiti gli spostamenti all'interno del proprio comune senza l'autodichiarazione. Dalle 22 alle 5 (coprifuoco) sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità e per motivi di salute. Rimangono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dalla regione o in un comune diverso da quello di residenza tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio comune di residenza.
E'sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

E' consentito il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori regioni (salvo ordinanze restrittive specifiche regionali). Possibilità di visita ad amici e parenti, all'interno del proprio Comune,  tra le 5 e le 22 (massimo di due persone oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. Chi si sposta èuò portare con sé i fifgli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti conviventi). Chi vive nei nei comuni fino a 5.000 abitanti può spostarsi fra le 5 e le 22 entro 30 km dal confine del proprio comune, ma non può recarsi nel capoluogo di provincia.

 

 

 

 

 

10/04/21
Categoria: Area media

Tipologia: Regione Lombardia

 
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