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Confcommercio: a Roma l’Assemblea Generale con un videomessaggio della premier Giorgia Meloni. Il presidente Sangalli: “I nostri 80 anni sono un ponte tra storia e futuro"

Si è tenuta a Roma, all’auditorium Conciliazione, l’Assemblea Generale di Confcommercio che, quest’anno, ha celebrato gli 80 anni della Confederazione.

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Ad aprire i lavori, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli “È un’ Assemblea particolare” ha sottolineato Sangalli, in un anniversario che parte “dal respiro di libertà” del 25 aprile 1945, e da quella “libertà d’intraprendere” che il 29 aprile dello stesso anno diede inizio a una “storia di popolo chiamata Confcommercio”.

Nel corso dell’Assemblea  il videomessaggio della premier Giorgia Meloni e l’intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adofo Urso. 

Il presidente Sangalli ha evidenziato come “dal 2020, l’economia globale” sia “stata caratterizzata da un marcato aumento dell’incertezza”, causata da guerre, tensioni commerciali e ritorno dei dazi. “Un mondo con più dazi è un mondo peggiore”, ha affermato Sangalli, e “la de-globalizzazione non può essere la risposta”. Per l’Europa, oggi, è “tempo di scelte condivise”. Serve più integrazione, dalla politica estera alla difesa, e meno ideologia sulle scelte energetiche. L’UE, insiste Sangalli, deve puntare su “idrogeno sostenibile, nucleare avanzato, rinnovabili ed efficienza delle reti”.

Confcommercio, secondo il presidente Sangalli, chiede “politiche che aiutino l’adempimento, il contrasto all’evasione e una tassazione equilibrata dell’economia digitale”. Serve “ridurre le tasse su chi crea ricchezza e buona occupazione”, rendere strutturale la “IRES premiale” per chi investe e assume, e “superare l’IRAP”.

Sul fronte del credito “dal 2011 al 2024, i prestiti alle piccole imprese sono crollati del 42%”. Per Sangalli, serve “valore per imprese, famiglie e territori” e più spazio ai Confidi.

Calo della fiducia di famiglie e giovani: “Sono loro a essere i più sfiduciati” ha denunciato Sangalli, eppure “sono portatori di innovazione e produttività”. Quattro le priorità: “demografia e politiche per la famiglia, cura delle competenze, contrattazione collettiva rappresentativa, programmazione dei flussi migratori”. Le imprese faticano a trovare personale qualificato: “mancano quasi 260mila lavoratori”.  Il messaggio: “È intollerabile lasciare in panchina la parte migliore e più innovativa della nostra forza lavoro”. Il turismo ha inoltre affermato Sangalli, è un asset cruciale: “il mondo vuole Italia”, ma “i primi segnali di affaticamento ci sono”. Il boom degli affitti brevi “fa concorrenza sleale” e compromette la vivibilità delle città. Serve “uno sviluppo regolato, innovativo e sostenibile”. Ed è tempo di “Stati generali del terziario di mercato a livello europeo”. 

Il videomessaggio del presidente del Consiglio Giorgia Meloni 

“Oggi non celebriamo solo i primi 80 anni di storia Confcommercio, ma anche 80 anni di storia nazionale, perché Confcommercio ha vissuto le profonde trasformazioni della società italiana, ha accompagnato l’Italia sia negli anni del boom economico del dopoguerra sia nei momenti più complicati. E ha interpretato questo ruolo guardando sempre al futuro, riuscendo ad anticipare i cambiamenti, a trasformare le crisi in opportunità” ha affermato la premier Giorgia Meloni nel videomessaggio all’Assemblea Generale trasmesso prima dell’intervento del presidente Sangalli.

“Rafforzare la domanda interna, proseguire nel percorso di riduzione della pressione fiscale con un’attenzione particolare al ceto medio sono i nostri obiettivi” ha inoltre sottolineato il presidente del Consiglio. 

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L’intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso 

“L’Italia è più forte più di quanto si pensasse perché ci sono associazioni come la vostra, la forza della rappresentanza sociale è la vera, autentica forza dell’Italia” ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adofo Urso. 

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I fondamentali dell’economia italiana secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio 

L’Ufficio Studi Confcommercio prevede una crescita dello 0,8% nel 2025 e dello 0,9% nel 2026, mentre i consumi sono visti in aumento dell’1% in entrambi gli anni. Pesano, però, il quadro d’incertezza globale e la fiducia ancora debole di famiglie e imprese.

  

 

11/06/25
Categoria: Area media

Tipologia: Scenario nazionale

 
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