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Attività non profit in Italia vale 84 miliardi di € nel 2022 ma l'impatto globale sfiora i 100 miliardi di €

Presentato il rapporto “Sussidiarietà e… sviluppo sociale”, realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà in collaborazione con Istat.

84 miliardi di euro nel 2022 (+5% rispetto al 2020): tanto vale la produzione legata al non profit in Italia, ma l'impatto reale è ancora maggiore, sfiorando i 100 miliardi di euro attraverso l'attività svolta da oltre 6 milioni di volontari.

I numeri del non profit sono stati illustrati in occasione della presentazione del Rapporto “Sussidiarietà e… sviluppo sociale”, realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con Istat.

L'economia sociale (cooperative, mutue, associazioni e fondazioni) conta a fine 2022 oltre 400.000 enti (+7% in 6 anni), quasi 1,6 milioni di addetti e oltre 6 milioni di volontari, la cui attività equivale a 875.000 addetti, secondo gli standard ILO. L'Italia si conferma un paese a forte vocazione solidale: la Penisola svetta anche nella classifica del volontariato che coinvolge il 26% degli adulti. Meglio di noi solo la Germania (34%). Seguono Francia (24%), Gran Bretagna (23%) e Spagna (15%).

Il Rapporto rivela che la sussidiarietà, intesa come partecipazione ad attività collettive, sociali e politiche, contribuisce a migliorare la qualità della vita, facilita la ricerca di un lavoro e riduce il rischio di povertà. Lo studio mostra una forte correlazione positiva fra impegno sussidiario e l'occupazione. In particolare, la partecipazione a programmi di formazione continua favorisce l'inserimento nel mondo del lavoro, a tutte le età (0,7) su una scala da 0 a 1). Un impatto positivo nella capacità di trovare lavoro deriva dalla partecipazione ad attività culturali fuori casa (0,89), dalla partecipazione sociale (0,88) e ad organizzazioni non profit (0,7). Gli stessi fattori contribuiscono a ridurre il rischio di povertà e allontana il pericolo di non arrivare a fine mese con i propri redditi.

 "Questa ricerca, la prima del genere in Italia, dimostra che la presenza di un privato sociale attivo e dinamico contribuisce ad attenuare le condizioni di disagio e favorisce l'occupazione", afferma Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, "Il terzo pilastro tra Stato e mercato, quello della comunità, gioca un ruolo chiave per lo sviluppo e va perciò valorizzato e sostenuto. Lo studio mostra che la sussidiarietà è il carburante che fa andare il motore di un sistema socio-economico".

"Le analisi condotte con gli strumenti della statistica, hanno messo in evidenza che esiste un nesso significativo fra la sussidiarietà e alcuni fenomeni socio-economici", spiega Gian Carlo Blangiardo, Presidente Istat, "Nelle regioni in cui è più alto il 'tasso di Sussidiarietà' aumenta anche il tasso di occupazione e viceversa. C'è quindi una dipendenza reciproca: l'impegno in attività sociali aiuta i singoli e la collettività a creare lavoro".

 

SCARICA IL COMUNICATO STAMPA DI FPS FONDAZIONE PER LA SUSSIDIARIETA'

 

31/01/23
Categoria: Area media

Tipologia: Milano Provincia

 
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