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È iniziata martedì 10 dicembre la due giorni di seminario del Cio Olympic Winter Games dedicato alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 presso Palazzo Pirelli a Milano, che ha visto le prime uscite pubbliche di Sari Essayah, recentemente nominata a capo della Commissione di coordinamento del Cio, e Vincenzo Novari, ceo Milano-Cortina 2026.

Ad aprire il convegno il presidente del CONI Giovanni Malagò, che ha illustrato qual è stata la scintilla da cui è scattata l’idea di candidare Milano: “E’ stato durante una sessione del Comitato Olimpico, successivamente alla ritirata di Roma. L’obiettivo era mantenere la credibilità a livello internazionale, e così, in poco tempo, siamo passati dal pensare un dossier di candidatura estiva a uno di doppia candidatura invernale”.

Alla prima giornata di dibattiti hanno inoltre preso parte i sindaci di Cortina e Milano, che hanno evidenziato l’importanza per le loro città di ospitare un evento di tale caratura: “L’Olimpiade è l’apice di carriera cui ogni atleta può auspicare. Un momento di grandi emozioni e grandi passioni, ma anche un’opportunità straordinaria per il territorio locale – ha sentenziato Giampietro Ghedina - Dopo l’assegnazione delle Olimpiadi per noi il mondo è cambiato. In prospettiva vogliamo avere una città più moderna, con traffico limitato, mobilità elettrica, impianti nuovi e al centro l’ambiente e la natura”.

Al contempo Giuseppe Sala ha affermato il valore simbolico dell’Olimpiade, poiché chiunque è in grado di riconoscere e distinguere il logo dei cinque cerchi. Essere sede dei Giochi per il capoluogo lombardo significherà “La continuazione di uno storytelling che va avanti da Expo 2015 di Milano città aperta e internazionale. Come Expo portò benefici anche dopo (ad esempio l’incremento del turismo), così accadrà con le Olimpiadi. I grandi eventi rappresentano sempre un’opportunità, anche per colmare dei gap che nella stessa Milano non mancano. Primo fra tutti i centri sportivi, e poi la carenza di alloggi per studenti universitari” ha concluso Sala.

Intervistato il neo ceo Vincenzo Novari ha dichiarato che studiando la New Norm e l’Agenda olimpica 2020 si è reso conto che i concetti alla base sono gli stessi che ritroviamo alla base del nostro futuro e della nostra società. “E questa per me è stata una seconda motivazione, che mi ha dato ancora più fiducia e conforto. Le sfide più impegnative che dovremo affrontare? Tenere insieme la squadra degli stakeholder da qui a cinque anni. Ciò che conta davvero è mantenere lo stesso spirito del 24 giugno fino allo spegnimento della fiamma olimpica e paralimpica”, ha spiegato il ceo. “Molta della nostra credibilità e del nostro successo ce lo giocheremo sulla execution, spesso in Italia lasciata in secondo piano. È su questo che lavorerò nei prossimi anni”. Nel corso del convegno Novari ha inoltre ricordato il valore inclusivo e sociale dello sport, per cui fra olimpiadi e paralimpiadi non sussiste alcuna differenza: “E’ importante che tutti gli atleti abbiano pari dignità perché si tratta di includere queste persone nella società. Lo sport è strumento di inclusione, in particolare dei giovani, all’interno della società”.

Successivamente hanno preso parte al dialogo i presidenti di Regione Lombardia e Veneto. Attilio Fontana ha voluto sottolineare come l’intento sia quello di realizzare le opere pubbliche che già erano in programma, utili per il nostro territorio, per migliorare i collegamenti stradali e quindi la vita dei cittadini. Il tutto nel totale rispetto della carta 2020.

Alle parole di Fontana si aggiungono quelle del governatore Luca Zaia: “Avere le Olimpiadi in Veneto significa continuare un progetto iniziato 70 anni fa. Non faremo cattedrali nel deserto e il fatto di avere la responsabilità di fare bene ed essere innovatori ci carica ancora di più –ha affermato- “La carta 2020 è una felice intuizione, che segnerà un cambio di marcia nell’organizzazione delle Olimpiadi. Non dobbiamo deludere il Cio, siamo abituati a fare bella figura” ha continuato Zaia, che ha concluso il suo intervento ricordando l’importanza del riutilizzo degli impianti all’indomani dai Giochi.

11/12/19
Categoria: Impresa e Istituzioni

Tipologia: Milano Provincia

 
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