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È stata discussa e licenziata il 16 febbraio a Palazzo Marino in commissione Urbanistica la delibera di giunta sulla ratifica dell'atto integrativo dell'Accordo di Programma Fiera-Expo.

Secondo le modifiche approvate dalla giunta di Palazzo Marino, i 4mila parcheggi previsti per il polo esterno della Fiera (e mai realizzati) sono stati ridimensionati a 2500, di cui 1500 localizzati nel parcheggio già esistente di proprietà del Comune in via Novara, mentre gli altri mille saranno eventualmente realizzati nell'area dell'esposizione nella fase del post Expo.

Inoltre, il parcheggio di interscambio previsto all’interno del sito sarà ricollocato su un’area esterna, nel Comune di Rho, vicino alla stazione, e la sua capienza è stata ridimensionata da 2mila a 1.500 posti. "L'atto integrativo all'accordo di programma era partito già nel 2011 - ha spiegato Giancarlo Tancredi, direttore di  settore Urbanistica - contestualmente all'accordo di programma per Expo 2015 che si sovrapponeva parzialmente all'accordo con la Fiera che risale al 1994". In quell'accordo era prevista la realizzazione di parcheggi che, a causa di Expo, dovevano essere spostati.

L'atto integrativo interviene a regolare tale sovrapposizione prevedendo le modifiche che la commissione - alla presenza dell'assessore all'Urbanistica Alessandro Balducci - si è trovata a discutere. L'esposizione universale ha fatto scoprire l'efficienza e la comodità del trasporto pubblico per raggiungere la Fiera, rendendo di fatto non più necessario, secondo l'assessore, un numero così elevato di posti auto. I 4mila parcheggi richiesti a suo tempo da Fiera e che dovevano essere realizzati su un terreno all'interno del comune di Milano, ma di proprietà di Fiera, erano una riserva a cui attingere in caso di necessità, circostanza che non si è mai verificata negli ultimi anni.

Da qui la modifica all'accordo che ne prevedeva la realizzazione. La delibera discussa questo pomeriggio dalla commissione andrà in consiglio, mentre nelle prossime settimane è attesa la firma dell'atto integrativo oggetto della delibera che poi, entro 30 giorni, dovrà essere approvato dal consiglio comunale.

 

16/02/16
Categoria: Impresa e Istituzioni

Tipologia: Regione Lombardia

 
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