L'Informatore

Legale Leggi e provvedimenti ot tobre 2018 153 [ 3 ] B. Wilsey, T. D. Ma rcotte, R. Deutsch. B. Gouaux, S. Sakai, and H. Donaghe, “Low Dose Vaporized Cannabis Significantly Improves Neuropathic Pain” (in eng), J Pain, vol. 14, no. 2, pp. 136-48, Feb 2013. [ 4 ] M. N. Newmeyer, M. J. Swortwood, A. J. Barnes, O. A. Abulseoud, K. B. Scheidweiler, and M. A. Huestis, “Free and Glucuronide Whole Blood Cannabinoids’ Pharmacokinetics after Controlled Smoked, Vaporized, and Oral Cannabis Administration in Frequent and Occasional Cannabis Users: Identification of Recent Cannabis Intake,” (in eng), 2016-12-01 2016. [ 5 ] B. L. Wilsey et al., “A preliminary evaluation of the relationship of cannabinoid blood concentrations with the analgesic respon- se to vaporized cannabis,” in J Pain Res, vol. 9, 2016, pp. 587-98. [ 6 ] M. A. Huestis, “Human cannabinoid pharmacokinetics,” (in eng), Chem Biodivers, vol. 4, no. 8, pp. 1770-804, Aug 2007. [ 7 ] P. Mura, P. Kintz, V. Dumestre, S. Raul, and T. Hauet, “THC can be detected in brain while absent in blood,” (in eng), J Anal Toxicol, vol. 29, no. 8, pp. 842-3, Nov-Dec 2005. [ 8 ] B. Brunet et al., “Validation of Large White Pig as an animal model for the study of cannabinoids metabolism: application to the study of THC distribution in tissues,” (in eng), Forensic Sci lnt, vol. 161. no. 2-3, pp. 169-74, Sep 12, 2006. [ 9 ] M. Melis et al. “New vistas on cannabis use disorder,” (in eng), Neuropharmacology, vol. 124, pp. 62-72, Sep 15, 2017. [ l0 ] R. Mizrahi, J. J. Watts, and K. Y. Tseng, “Mechanisms contributing to cognitive deficits in cannabis users,” (in eng), Neuropharmacology, vol. 1 24, pp. 84-88, Sep 15, 2017. [ l1 ] Dan L. Longo, M.D., Editor Review article Nora D. Volkow, M.D., Ruben D. Baler, Ph.D., Wilson M. Compton, M.D. and Susan R.B. Weiss, Ph.D. “Adverse Health Effects of Marijuana Use” N Engl J Med 2014; 370:2219-27. CIRCOLARE del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 22 maggio 2018. Chiarimenti sull’applicazio- ne della legge 2 dicembre 2016, n. 242. A decorrere dalla campagna di coltivazione 2017/2018, il settore della coltivazione della canapa (Cannabis sativa L) è stato disciplinato dalla legge 2 dicembre 2016, n. 242, recante disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa, entrata in vigore il 14 gennaio 2017. Le varietà di canapa che la legge n. 242 del 2016 consente di coltivare sono quelle iscritte nel Catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole, ai sensi dell’articolo 17 della direttiva 2002/53/Ce del Consiglio, del 13 giugno 2002, che non rientrano nell’ambito di applicazione del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309. Ai sensi dell’articolo 2, comma 1, della legge n. 242 del 2016, rubricato Liceità della coltivazione , la coltivazione di tali varietà è consentita senza necessità di autorizzazione, richiesta, invece, per la coltivazione di canapa ad alto contenuto di Delta-9-tetraidrocannabinolo e Delta-8-trans-tetraidrocannabinolo, di seguito Thc, per gli usi consentiti dalla legge. La legge citata riguarda: a) la disciplina della coltivazione e della trasformazione; b) l’incentivazione dell’impiego e del consumo finale di semilavorati di canapa provenienti da filiere prioritariamente locali; c) lo sviluppo di filiere territoriali integrate che valorizzino i risultati della ricerca e perseguano l’integrazione locale e la reale sostenibilità economica e ambientale; d) la produzione di alimenti, cosmetici, materie prime biodegradabili e semilavorati innovativi per le industrie di diversi settori; e) la realizzazione di opere di bioingegneria, bonifica dei terreni, attività didattiche e di ricerca. Quanto ai possibili usi del prodotto derivante dalla coltivazione, l’articolo 2, comma 2, della legge n. 242 del 2016 specifica che dalla canapa si possono ottenere: a) alimenti e cosmetici prodotti esclusivamente nel rispetto delle discipline dei rispettivi settori; b) semilavorati, quali fibra, canapulo, polveri, cippato, oli o carburanti, per forniture alle industrie e alle attività artigianali di diversi settori, compreso quello energetico; c) materiale destinato alla pratica del sovescio; In primo pia o

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