Presentato il Piano Accoglienza Profughi

Dal 2013 al 2017 sono stati ospitati 125.500 profughi (di cui 25.270 minori) attraverso le strutture del territorio. Oggi le persone accolte sono 6.000. Di cui nelle strutture convenzionate direttamente dalla Prefettura (2600), strutture convenzionate dal Comune di Milano finanziate da Prefettura, sistema di SPRAR adulti (400), centri CAS per minori (690), strutture convenzionate da Comune (1000) e in altri centri di accoglienza ad esempio in via Aldini  e Centri Caritas (254).

Nel 2017 la collaborazione tra istituzioni ha permesso di attuare la cosiddetta “relocation”, cioè il ricollocamento dei richiedenti asilo di Italia e Grecia verso altri stati dell’Unione Europea che hanno offerto quote di accoglienza.

Il programma è stato avviato a Milano nel novembre del 2015: nel 2016 sono stati 50 i richiedenti asilo che hanno lasciato la città per altri stati d’Europa; da gennaio a giugno di quest’anno sono stati 290, e 172 sono i trasferimenti in corso.

In pochi mesi dunque da 50 si è passati a 462 ricollocamenti di richiedenti asilo che così hanno potuto e potranno raggiungere, legalmente e senza cadere in mano a trafficanti, i Paesi da loro richiesti: Germania (oltre 50%), Svezia, Norvegia e Finlandia (circa il 30%), Olanda (12%) e i restanti tra Lussemburgo, Belgio, Cipro, Svizzera, Spagna e Francia.

Ne ha parlato oggi in Commissione Politiche sociali, l’assessore Pierfrancesco Majorino: “È indispensabile – ha detto illustrando la situazione attuale – che il Protocollo firmato dai comuni della Città Metropolitana sia attuato in tempi brevi. A Milano ospitiamo una quota di migranti ben superiore al numero a noi assegnato. È veramente giunto il momento che ognuno faccia la propria parte. Sollecitiamo il Governo a dare una risposta sul tema della presenza dei cittadini diniegati, che dal prossimo autunno saranno la vera emergenza, istanza che il Ministero dell’Interno continua a eludere. Sottolineo infine come a Milano, con la prima accoglienza e il sistema Sprar, che potenzieremo fino a 1.000 posti letto nei prossimi mesi, stia funzionando anche il programma di relocation, la vera risposta all’istanza umanitaria di centinaia di persone e un importante strumento di contrasto alla tratta di migranti presente anche a Milano, come provato dalle numerose operazioni di Polizia”.

Entro il 2017 i posti nei centri Sprar saranno aumentati da 422 a 1000. Saranno quindi potenziate le loro attività per esempio per l’accoglienza in famiglia che migliora la qualità del processo di inclusione di queste persone.

L’hub di via Sammartini vicino alla Stazione Centrale non avrà più la funzione di accogliere i migranti. Saranno trasferite la gestione dell’accoglienza, informazione e orientamento nel Centro Aiuto Stazione Centrale in via Ferrante Aporti.

Avviati diversi progetti di inserimento lavorativo a favore dei migranti: nel primo semestre 2017 sono state 98 le segnalazioni al CELAV dagli SPRAR convenzionati, 344 i percorsi di accompagnamento al lavoro e 77 le assunzioni tramite contratto di apprendistato, tempo determinato e a chiamata.

 Negli ultimi due anni sono stati avviati 300 corsi di Lavoro MSNA per ragazzi che hanno poi potuto intraprendere specifici percorsi di tirocinio in aziende nel settore come la ristorazione, panificazione e alberghiero. Numerose le azioni di volontariato che hanno visto i profughi attivi per esempio nella riverniciatura di centri anziani con il Municipio 8 o lo sgombero di diverse cantine e solai di persone anziane in zone periferiche. In accordo con Amsa sarà garantita un’azione costante di cura delle strade di Milano attraverso la costituzione di squadre antidegrado

In allegato le slide presentate del Piano Accoglienza Profughi