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A Milano il digitale incontra la produzione manifatturiera per generare lavoro e sviluppare nuove economie urbane in periferia. Il 13 aprile allo spazio Base di via Bergognone sono state infatti presentate le linee di indirizzo dell’Amministrazione comunale per lo sviluppo della manifattura 4.0, con cui Milano ha messo in atto, prima in Italia, le linee programmatiche presentate dal Governo a settembre per lo sviluppo del Paese.

Il provvedimento si pone l’obiettivo di sfruttare le opportunità che le tecnologie digitali aprono per i settori come per esempio sanità e welfare. L’idea è che è “meglio agire che subire” come l’ha definita l’assessore Cristina Tajani, favorendo la creazione di nuovi spazi e progetti di lavoro dando una chance a chi vuole accettare la sfida di un nuovo percorso professionale. Per il raggiungimento di questo scopo, sono state attivate dal Comune di Milano anche un sistema di incentivi in conto capitale a sostegno della gestione di business che si attiveranno da autunno.

Le linee guida

Sei le aree di intervento previste per far crescere la nuova manifattura digitale a Milano:

- studio e ricerca, con attività di monitoraggio dei fenomeni in corso sul territorio cittadino, per valutare le possibilità di insediamento e sviluppo nelle aree periferiche;

- azioni di comunicazione volte a sensibilizzare gli attori economici e sociali verso le opportunità e i contenuti offerti dalla nuova manifattura 4.0, anche attraverso la creazione di un brand distintivo del programma, di una piattaforma on line dedicata, di eventi e iniziative per favorire l’incontro tra ‘nuovi’ artigiani e organizzazioni;

- sviluppare laboratori e servizi territoriali dedicati alla nuova manifattura, come fablab, makerspace, hub di comunità, luoghi di promozione, esposizione e diffusione culturale, servizi di incubazione e accelerazione dedicati alle piccole e medie imprese e alle start-up innovative;

- recuperare spazi della città, pubblici e privati in aree specifiche (periferie) e attualmente non utilizzati, da adibire all’insediamento della manifattura digitale: in via D’Azeglio a utilizzo dei manifattori e artigiani verranno posti nuovi servizi e fablab, mentre in via Ripamonti il prossimo anno saranno posti showroom per testare prototipi di prodotto in linea con l’esperienza del Fuorisalone nell’area Bovisa e nuovi incubatori d’impresa;

- investimenti e sostegno economico da parte dell’Amministrazione per gli spazi dismessi, per i quali sono già stati iscritti a bilancio 10 milioni di euro, per mobilitare e incentivare investimenti privati; i bandi a sostegno della gestione commerciale usciranno in autunno;

- formazione in ottica delle politiche di alternanza scuola lavoro del Comune di Milano, attraverso la creazione di percorsi ad hoc in grado di generare nuove competenze informatiche, tecniche e scientifiche richieste ai nuovi artigiani, grazie alla collaborazione di istituti come Afol, Miur e Mi Generation Lab del Comune di Milano.

Il metodo

Per attuare le sei linee di intervento l’Amministrazione seguirà tre indicazioni di metodo:

- un approccio sartoriale per creare un modello Milano di sostegno alla diffusione della manifattura digitale in città, favorendo il dialogo con altre realtà internazionali come Londra, Parigi, Barcellona e New York, ma mantenendo una profonda identità milanese;

- una pianificazione agile attraverso sperimentazioni ‘leggere’ che, partendo dalla definizione di obiettivi e indicatori e dalla realizzazione di azioni test, consentano la raccolta tempestiva di elementi di valutazione per una progressiva calibrazione, adattando strumenti e modalità di intervento;

- una gestione aperta e partecipata del fenomeno della manifattura digitale in città, attraverso il coinvolgimento di attori sia pubblici che privati e di tutta la filiera istituzionale (Municipi, Città metropolitane, Governo) che porterà alla costituzione di un advisory board composto dai rappresentanti degli attori economici e sociali più rilevanti.

La definizione di queste linee di indirizzo è il frutto di un percorso di coinvolgimento e ascolto dei principali stakeholders metropolitani che operano a diverso titolo sul tema della nuova manifattura. Il percorso ha visto la partecipazione di oltre 50 tra operatori, esperti, responsabili di università ed enti formativi e rappresentanti delle parti sociali.

IL Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto ha dichiarato: "Questo investimento rappresenta un piano ambizioso per la città di Milano che torna a rivestire il ruolo di capitale europea. Il piano Industria 4.0 permette al capoluogo lombardo di continuare ad essere al centro di un momento di rinascimento nazionale e internazionale. "

In allegato:

 

13/04/17
Categoria: Impresa e Istituzioni

Tipologia: Milano Provincia

 
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