• Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • YouTube
  • Twitter

Nel 2013 sono stati 97 milioni i cittadini della Repubblica Popolare Cinese in viaggio nel Mondo, ben 14 milioni più dell’anno precedente.

Il flusso di ospiti cinesi sarà uno dei fattori che maggiormente incideranno sul business del 36% degli alberghi nei prossimi due anni.

L’outgoing cinese è in aumento grazie ad una serie di fattori, tra cui la ricchezza della nuova classe media in ascesa e le condizioni meno rigide per il rilascio dei visti e il miglioramento delle infrastrutture locali, soprattutto aeroportuali.

Secondo il Chinese International Travel Monitor (CITM) di Hotels.com la tecnologia è divenuta un fattore determinante nei processi decisionali dei viaggiatori cinesi: la Cina ha chiuso il 2013 con 618 milioni di utenti attivi in rete; di questi, 500 milioni accedono al web tramite mobile e più del 90% ha un proprio profilo sui social media.

L’edizione 2014 del Monitor, basato su interviste a 3mila viaggiatori cinesi e 3mila albergatori in tutto il mondo, ha rilevato che più della metà dei viaggiatori intervistati prenota gli alberghi tramite web o applicazioni per mobile, e che quasi la metà utilizza i siti di prenotazioni di hotel e legge le relative recensioni per organizzare il proprio itinerario. Un terzo, infine, controlla le informazioni veicolate tramite i social media.

La tipologia di albergo preferita? Il 57% dei viaggiatori cinesi sceglie alberghi a 3 o 4 stelle, mentre il 17% opta per le 5 stelle e il 7% per i resort all inclusive. Questo è uno dei principali fattori di scelta di un albergo, insieme ai servizi e alle dotazioni per il turista cinese. Prezzo e reputazione dell’hotel contano meno. Il 43% degli intervistati predilige inoltre alberghi caratteristici del luogo, solo l’11% dei cinesi cerca strutture in stile o a conduzione cinese.

Ma, cosa comprano in hotel i turisti cinesi? Gli ospiti dichiarano di spendere di più per ristorante e servizio in camera; mentre secondo gli albergatori, anche il bar e il minibar in stanza costituiscono voci di spesa significative, addirittura superiori a quelle legate al cibo.

Per i viaggiatori cinesi i servizi più importanti che un albergo può offrire sono il wi-fi gratuito, la possibilità di pagare con carta di credito di China Union Pay o Alipay e la presenza di staff che parla la loro lingua. Secondo gli albergatori, invece, i servizi che i clienti cinesi richiedono più frequentemente vedono al primo posto il wi-fi gratuito, seguito dal bollitore per l’acqua come dotazione della camera.

L’Italia non è fra le destinazioni più desiderate, ma è fra quelle più visitate. Interessante notare che il 75% degli intervistati abbia espresso il desiderio di recarsi in Europa nei prossimi 12 mesi; a livello di singoli paesi quello più “ambito” è l’Australia, seguita da Francia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Svizzera. Seguono il Canada, il Regno Unito, Singapore, Hong Kong e la Germania. L’Italia non figura nella top ten delle destinazioni più desiderate, forse perché già visitata: la classifica delle destinazioni dove i viaggiatori intervistati si sono già recati vede infatti gli Stati Uniti al primo posto e poi Hong King, Thailandia, Giappone, Francia, Regno Unito, Italia al 7° posto, Corea del Sud, Taiwan e Malesia.

Fra le destinazioni già visitate, i turisti cinesi hanno dichiarato che quella più accogliente, cioè che maggiormente ha risposto alle loro esigenze, è l’Australia. Al secondo posto Singapore e al terzo la Francia. Anche in questa classica l’Italia non figura nella top ten: l’ospitalità italiana, non solo alberghiera, ha ancora parecchia strada da fare per guadagnarsi il consenso dei viaggiatori cinesi.

Il principale fattore che determina la scelta della destinazione è il livello di sicurezza personale: paesi poco sicuri, anche a causa di turbolenze politiche, sono scartati a priori dai viaggiatori cinesi. Il secondo fattore di scelta è la presenza di siti storici e monumentali, mentre il terzo è l’offerta gastronomica. Il rapporto qualità/prezzo è soltanto al quarto posto, mentre sale il gradimento per le opportunità di shopping, che per il 23% degli intervistati contribuiscono a orientare la decisione in merito alla meta del viaggio.

Tratto da www.eventreport.it. L’articolo originale è consultabile qui

05/08/14
Categoria: Impresa e Istituzioni

Tipologia: Scenario nazionale

 
Richieste e segnalazioni